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Trigliceridi alti: sintomi, cause e dieta per abbassarli

Hai i trigliceridi alti? Allora è bene che tu conosca i sintomi, le cause e la dieta per abbassarli, perchè concentrazioni elevate di trigliceridi, ossia l’ipertrigliceridemia, sono un fattore di rischio per malattie del cuore, del fegato e del pancreas. Il valore dei trigliceridi si misura con un esame del sangue, da affiancare alla ricerca di quello del colesterolo e della glicemia.

L’ipertrigliceridemia è un marker della sindrome metabolica, e rappresenta un indice di rischio cardiovascolare, indi percui se i trigliceridi sono alti vanno assolutamente abbassati il prima possibile per evitare gravi problemi di salute.

Sintomi

L’ipertrigliceridemia non da sintomi evidenti, ma vi sono condizioni che possono presupporre alti livelli di trigliceridi in presenza di:

  • Grasso nel girovita e sull’addome
  • Alti livelli di colesterolo cattivo LDL
  • Pressione arteriosa alta
  • Iperglicemia
  • Sindrome metabolica
  • Ipotiroidismo
  • Disturbi epatici
  • Disturbi renali

Per conoscere il valore dei trigliceridi va effettuata un’analisi del sangue. Negli adulti, i valori normali di trigliceridi vanno dai 15 mg/dL ai 50 mg d/L. Vengono definiti trigliceridi alti quando i valori superano i 200 mg d/L e altissimi quando vanno oltre i 400 mg/dL.

Cause

I trigliceridi svolgono la funzione di riserva energetica, e sono un tipo di grasso nel sangue prodotto sia dall’organismo che dal cibo che ingeriamo. Il loro aumento può essere quindi causato sia dalla familiarità ossia da cause genetiche, da malattie quali il diabete, il malfunzionamento della tiroide e dei reni, dall’assunzione di alcuni farmaci come gli steroidi o la pillola anticoncezionale, ma anche dall’introduzione di un eccesso di calorie derivanti soprattutto da zuccheri semplici e alcool.

Dieta

In presenza di trigliceridi alti, per abbassarne i valori è sufficiente apportare una modifica al proprio stile di vita e alle abitudini alimentari. Se si è in sovrappeso bisogna ridurre il proprio peso, va adottata una dieta sana, e va introdotta un’attività fisica quotidiana.
Nei casi di sovrappeso vanno eliminati i chili di troppo e ridotta la circonferenza addominale che rappresenta l’indicatore del grasso depositato a livello viscerale. Il valore di circonferenza della vita di un uomo non deve superare i 94 cm, mentre nella donna non si devono superare gli 80 cm.
La dieta in caso di ipertrigliceridemia deve prevedere alimenti che evitino lo stimolo alla produzione di trigliceridi. Quindi via libera soprattutto alle verdure e ai legumi perchè ricchi di fibra alimentare che controlla l’assorbimento intestinale dei grassi. Preferire poi i condimenti composti da grassi insaturi di cui sono ricchi gli oli vegetali, come l’olio di mais. Si anche al pesce che ha la qualità di fare abbassare il tasso dei trigliceridi nel sangue.
Attenzione invece alla frutta come cachi, fichi, uva, banane e ananas e ai cibi di origine animale. Allerta soprattutto ai cibi ricchi di zuccheri, ricordando che la dieta deve essere simile a quella di un diabetico, e divieto assoluto nei confronti dell’alcool in ogni sua forma.
Oltre alla dieta va aumentata l’attività fisica perchè aiuta a controllare il peso corporeo, aiuta i muscoli a bruciare i trigliceridi aumentando l’attività degli enzimi che li digeriscono.

Ricordiamo che in caso di sintomi o di valori al di fuori del range considerato normale ci si deve rivolgere al proprio medico curante per effettuare eventuali ulteriori accertamenti e ricevere consigli adeguati.

Anna Franceschi

Anna Franceschi è stata collaboratrice di Pourfemme e Buttalapasta dal 2011 al 2019, e si è occupata di food, tematiche legate alla maternità, bambini, gravidanza e tempo libero.

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Anna Franceschi