È il vero re del pranzo italiano. Non è la pasta, non è la pizza e non è neppure l’insalatona. Sei italiani su 10 mangiano panini fuori casa almeno una volta alla settimana e il 65% dei connazionali vorrebbe poter assaggiare panini ‘gourmet‘. A sostenerlo è la Coldiretti sulla base di una indagine Doxa, sottolineando che un italiano su 4 non è soddisfatto della qualità dei panini in vendita. E non hanno tutti i torti. Spesso sono panini preconfezionati con pane gommoso e decongelato e salumi di scarsa qualità. Ci vantiamo della nostra cucina e poi proponiamo panini di questo tipo?Inoltre, possono essere anche alla base di diete per perdere peso.
La Coldiretti sostiene che quello dei panini sia un grande mercato e che l’Italia, con i suoi prodotti a denominazione di origine protetta (Dop) o a indicazione geografica protetta (Igp), dovrebbe cogliere l’opportunità. Nel paniere della qualità made in Italy ci sono oggi – precisa la Coldiretti – 123 Dop e 72 Igp (70 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini di oliva, 36 formaggi, 32 prodotti a base di carne, 5 prodotti da panetteria, 4 spezie o essenze, 3 aceti, 3 prodotti di carne e frattaglie fresche, 2 prodotti della pesca e un miele).
Allora perché non pensare dei panini con prodotti di alta qualità. Il fatturato dei prodotti a denominazione di origine made in Italy ha sfiorato nel 2009 i 10 miliardi di euro, realizzati per quasi il 20% sui mercati esteri dove crescono parallelamente anche le imitazioni ed i tarocchi.
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