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Categories: Moda

Michelle Hunziker e i look di Sanremo 2018: a chi o cosa assomiglia?

Michelle Hunziker è la vera protagonista di questo Sanremo 2018. Bando alle ciance, come già Maria De Filippi l’anno precedente, questa donna Mediaset prestata alla RAI per il Festival catalizza ogni sera l’attenzione su di sé sia per il carisma con cui calca il palco e indossa il suo incrollabile sorriso, sia per gli outfit in continuo divenire che sfoggia su un fisico invidiabile. E finora siamo state buone perché abbiamo parlato solo degli aspetti positivi. Ma alcuni di questi abiti, abbi pazienza Michelle, proprio non hanno superato i controlli della fashion police! Sta di fatto che, azzeccati o meno, l’associazione mentale tra la Hunziker sanremese e alcuni personaggi o addirittura oggetti a noi è venuta abbastanza spontanea.

L’abito da Morticia Addams

Partiamo da questa premessa: a noi è piaciuto! Elegante, attillato e con uno scollo profondo che ha scatenato la curiosità di tutte noi sui segreti antigravità del décolleté della Hunziker. Il total black non delude mai nelle grandi occasioni e il richiamo a Morticia Addams è inevitabile, anche se come carattere e vitalità ci troviamo su due dimensioni diametralmente opposte.

L’abito metallico

L’associazione mentale con questo abito è con qualcosa di metallico, tipo la paglietta per lavare i piatti o una zanzariera svolazzante. Ma la nostra naturalmente è solo invidia perché un vestito Armani così bello probabilmente non lo indosseremo mai. Michelle “riempie” questa preziosa creazione di re Giorgio in modo eccellente e si merita il secondo voto assolutamente positivo per i look della prima serata del Festival 2018.

Il rosa Barbie

L’associazione tra la Hunziker e la Barbie è quasi troppo facile. La polemica per la Porsche rosa shocking che l’amato Tomaso aveva regalato alla mogliettina risale solo a due compleanni fa. Quindi sommiamo la macchina, la chioma bionda che più bionda non si può e questo abito quasi fucsia, e il cliché è servito.

L’abito vegetale

La seconda serata si apre così, con una Michelle Hunziker in un’elaborata creazione Alberta Ferretti, un abito nude con foliage verde menta… o verde edera? Un muro di allegria vestito di un intreccio di eleganza. E questa descrizione può benissimo concludersi qui.

Una Michelle piumata

Arriva il momento di Despacito, la Hunziker e Favino si lanciano in un ballo muy caliente (tanto che i pettegolezzi sulla presunta gelosia di Tomaso Trussardi per l’affiatamento della coppia alla conduzione hanno inziato subito a fioccare). L’abito anni ’20 con le mobilissime frange fa spiccare il volo a Michelle.

Il ventaglio

Continua la serata in Alberta Ferretti con un abito lungo con gonna plissettata, un’elegante blu notte che sembra quasi nero, e uno scollo che sembra quasi… un ventaglio! Inizia a tirare un’aria spagnoleggiante…

La Flamenchera

… aria spagnoleggiante che continua con questo meraviglioso long dress di seta rossa. Rieccoci con un altro scollo profondo (attenta Michelle, a Noemi l’abito aperto ha fatto un brutto scherzo!) che ci ricorda più lo stile imperiale, ma nel complesso con un paio di nacchere la Hunziker potrebbe benissimo essere andata a ballare il flamenco per festeggiare la conclusione della seconda serata del Festival.

Pinguino style

Ironia della sorte, nella serata in cui Michelle indossa abiti Trussardi, i suoi outfit non la valorizzano come quelli delle serate precedenti. Che non scorra buon sangue tra la Hunziker e la cognata Gaia? A partire da questa rivisitazione di un completo da working class woman dall’aria un po’ impostata. L’associazione col pinguino non è casuale… Le giacche lasciamole a Baglioni e Favino!

La Bella addormentata nel bosco

Dopo il rosa-Barbie arriva il rosa-fiaba con plissè e glitter. Questo abito dall’aria un po’ sognante ci ricorda la Bella addormentata nel bosco. Forse però si è un attimo appisolato anche chi avrebbe dovuto stringere il vestito sul davanti, perché così com’è non rende per niente giustizia al décolleté della Hunziker. Un’ulteriore conferma della tesi esposta al punto precedente (Gaia Trussardi, qui gatta ci cova!).

Maria T. Ferrari

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Maria T. Ferrari