Quali sono tutte le proprietà e i benefici del melograno? Uno dei frutti autunnali, alleato della nostra salute e utile contro i mali di stagione e non solo, è il melograno. Originario dell’Asia, nel corso dei millenni quest’albero si è adattato ai climi miti di Europa e Nord America, divenendo una pianta di facile coltivazione in qualsiasi giardino. Già Ippocrate ne elogiò le proprietà benefiche in medicina. Anni dopo, la scienza moderna confermò il potere curativo del frutto del melograno, ascrivendone degli altri. Scopriamo insieme le sue virtù, i valori nutrizionali e i diversi modi per mangiarlo.
Il frutto del melograno, anche detto melagrana, è una bacca di colore roseo o rossastro, che presenta una buccia coriacea e liscia, dal diametro di circa 10-12 centimetri.
Al suo interno si formano numerosi semi, circa 600 per ogni frutto. Questi vengono comunemente chiamati arilli e sono caratterizzati, a seconda della varietà, da una polpa lucida e dal sapore più o meno aspro. Attorno a loro, poi, rimane evidente una parte non edibile chiamata corona, che fa parte del residuo calice fiorale.
Il termine melograno identifica esattamente il frutto in questione perchè è composto da due parole latine, malum e granatum, che si traducono in mela con grani. Per questo motivo, il melograno possiede delle proprietà nutrizionali simili a quella della mela, infatti per 100 g di prodotto apporta:
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Calorie|Acqua|Grassi|Carboidrati|Zuccheri|Fibre|Sodio|Proteine
70 Kcal|80%|1,2 g|19 g|14 g|4 g|3 mg|1,7 g
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Il melograno è poi un’importante fonte di potassio (250mg/100g) e fosforo (22mg/100g) e in minori quantità anche di sodio, ferro e magnese. Inoltre, è ricco di Vitamina C e di Vitamina K, utile soprattutto per la crescita della struttura ossea nei bambini. Proprio grazie alla presenza di questi e di altri gruppi di vitamine e di fenoli, il melograno possiede numerosi benefici. Vediamo di seguito quali sono.
Numerosi ricercatori hanno da tempo confermato alcune importanti proprietà benefiche del melograno. Tuttavia, altre rimangono ancora oggi un’incognita in attesa di ulteriori ricerche scientifiche. Quindi, a cosa fa bene il melograno? Ecco di seguito le principali proprietà attribuite a questo frutto:
Il melograno è uno dei frutti che possiede più antiossidanti, addirittura in quantità maggiore di quelli presenti nel tè verde. In particolare, a ritardare il processo ossidativo di alcune sostanze presenti nell’organismo, causa dell’invecchiamento cellulare, è la punicalagina, un polifenolo presente nel succo e nella buccia del melograno. L’azione antiossidante di questo composto chimico, per intenderci, è tre volte superiore a quello del vino rosso e del tè verde.
Inoltre, l’acido punicico e quello ellagico, presenti nel melagrano, sono in grado di rigenerare le cellule cutanee convogliando la loro azione sui fibroblasti, sostanze responsabili della produzione di collagene. Il loro utilizzo, infatti, è impiegato soprattutto nei prodotti cosmetici per idratare e ridurre lo stress cutaneo giornaliero.
La proprietà antinfiammatoria della melagrana viene svolta dai flavonoidi, ma anche dall’acido ellagico, dall’acido punicico e dalla punicalagina, sostanze che troveremo spesso più avanti. Gli studi hanno dimostrato che tale proprietà è tipica del succo di melograno spremuto a freddo con il classico spremiagrumi.
L’azione antinfiammatoria del frutto è tale sia in fase di prevenzione, sia come coadiuvante nella cura di infiammazioni a vari livelli, tra cui quelle di origine cardiovascolare e intestinale. Per purificare l’organismo e ridurre i processi infiammatori in corso, alcuni esperti consigliano di bere un bicchiere di succo di melograno al giorno per 21 giorni, così da ottenere i tanto acclamati benefici antinfiammatori e antiossidanti.
Come già detto precedentemente, il melograno ha un alto contenuto di Vitamina C e, grazie a questo, contribuisce a rafforzare in maniera ottimale la risposta immunitaria nella difesa contro batteri e altri agenti patogeni, ma anche contro i più comuni malanni di stagione. Per questo motivo, la nomina di “Frutto della Medicina” data al melograno sottolinea la sua importanza nella lotta contro infezioni, infiammazioni ed affezioni di vario tipo.
L’azione immunistimolante del frutto dipende, di nuovo, dalla presenza della pulicanigine e dell’acido punicico. Gustare un melograno al giorno, intero o spremuto, è un modo naturale per affrontare la stagione influenzale come se ci fosse vaccinati.
Grazie alla presenza di tannini, il melograno ha anche un’azione astringente del lume intestinale, utile in caso di diarrea. L’effetto astringente è determinato dalla formazione di uno strato protettivo di proteine coagulate sulla mucosa dello stomaco, che la rendono poco permeabile. In questo modo viene protetta da parassiti e sostanze irritanti che potrebbero attaccarla.
Per ottenere l’effetto astringente è possibile assumere il melograno nel modo classico oppure utilizzando le foglie della pianta per preparare un tè con cui trattare vari problemi della digestione.
Il melograno è un valido alleato del cuore grazie alla sua azione anticoagulante. Quest’importante proprietà aiuta nella lotta alle malattie cardiovascolari, riducendo il rischio di arteriosclerosi e l’ispessimento delle arterie. L’assunzione giornaliera del succo di melograno fa bene anche ai vasi sanguigni in quanto ne contrasta l’indurimento.
Inoltre, studi preliminari suggeriscono che sia utile per abbassare la pressione sanguigna ed aumentare il flusso del sangue verso cuore. Prevenendo in tal modo l’ostruzione dei vasi sanguigni, il melograno può essere annoverato tra gli alimenti che riducono il rischio di infarti ed ictus.
Già nell’Antichità, il melograno era conosciuto per essere un valido antibatterico e antivirale. Il suo succo veniva infatti utilizzato contro le malattie comuni delle gengive o contro le fastidiose infezioni da candida.
Oggi gli studi hanno dimostrato che la presenza di tannini ha la capacità di inibire la replicazione del virus dell’herpes genitale e di combattere altri parassiti della mucosa-gastrica, come il famoso verme solitario.
Il succo di melograno è utile anche per contrastare alcuni sintomi tipici della menopausa, grazie alla presenza dei fitoestrogeni, cioè di quelle sostanze dalla struttura molto simile a quella degli estrogeni prodotti dall’organismo. Grazie all’assunzione giornaliera di melograno sarà possibile alleviare la ritenzione dei liquidi, gli sbalzi d’umore, l’osteoporosi, la fragilità ossea e la secchezza cutanea.
Secondo recenti studi altri sintomi, tra cui le vampate di calore, gli sbalzi di umore, il nervosismo, la secchezza cutanea e delle mucose, la perdita dei capelli e il calo della libido, possono essere attenuati, se non addirittura eliminati, con l’olio di semi di melagrana in capsule.
Il melograno è oggetto di studio per quanto riguarda i suoi effetti antitumorali al seno, alla prostata e ai polmoni. Le sostanze che aiutano a prevenire e a contrastare lo sviluppo delle cellule cancerogene in questi tipologie di tumore sono l’acido ellagico e gli antiossidanti, di cui abbiamo visto il melograno esserne particolarmente ricco.
Nello specifico, la loro azione anticancro si definisce con la capacità di rallentare il processo di distruzione della proteina tumorale 53, un potente antioncogeno che riveste la funzione di soppressore antitumorale delle cellule cancerogene nascenti. In questo modo l’organismo continua a mantenere la sua protezione.
I polifenoli del succo del melograno, inoltre, possono creare una barriera contro l’azione pericolosa dei raggi UV e di conseguenza essere una forma di prevenzione per l’insorgenza dei melanomi.
Per essere sicuri di preservare tutte le virtù benefiche del melograno è necessario consumarlo fresco. Si può quindi mangiare arillo per arillo, oppure spremendolo sul momento. A seconda del grado di maturazione e della varietà della pianta, il sapore potrà però risultare più o meno asprigno.
Ma come sbucciare un melograno? Una delle pratiche che più rendono difficile mangiare questo frutto è l’aprirlo e sgranarlo chicco per chicco. Per evitare perdite di tempo inutili e possibili macchie rosse su mani e vestiti si può agire in due modi:
Durante la fase di pulitura dei chicchi è anche necessario rimuovere al meglio tutte le membrane bianche, che, ricche di tannini, rendono il sapore del melograno più amaro.
Il modo più semplice per ottenere il succo del melograno consiste nell’utilizzare lo spremiagrumi. Basterà tagliarlo in due parti uguali, meglio con un taglio orizzontale, e spremerlo come fosse un’arancia. In questo modo, verranno filtrati i chicci e i semi, separandoli dal liquido puro. Per evitarne l’ossidazione, è necessario aggiungere del succo di limone.
In commercio sono poi disponibili dei macchinari appositi di cucina in grado di estrarre il succo del melograno senza troppa fatica. Ma all’occorrenza possono risultare utili anche altri strumenti come il frullatore o il passaverdure, per preparare il succo dopo aver sgranato tutti i chicchi.
Un altro modo per gustrare il melograno è quello di preparare un buon risotto, ottimo soprattutto in autunno. Per il procedimento basterà seguire queste semplici regole:
Nonostante le numerose proprietà benefiche del melograno e le sue notevoli qualità nutrizionali, in certi casi può costituire un pericolo per la salute di chi lo consuma, soprattutto in modo eccessivo.
I casi di intossicazione, infatti, riguardano una somministrazione eccessiva dei principi attivi ricavati dalla corteccia. Sarà quindi possibile soffrire di sonnolenza, cefalea, vertigini, difficoltà respiratoria.
Inoltre, è bene ricordare che il consumo di melagrano e del suo succo può rendere meno efficace l’azione di alcuni farmaci, tra cui quelli antiaritmici. Pertanto, è importante rivolgersi al proprio medico, prima di cominciare ad assumere regolarmente il melograno o il suo succo, soprattutto se si viene sottoposti a prolungate cure farmacologiche.