Sono tanti i bambini che soffrono di mal di testa. Ma quali sono le cause, quali i sintomi e quali i rimedi? Quindi non solo un disturbo degli adulti, il mal di testa è però difficile da diagnosticare soprattutto davanti ai più piccoli che fanno fatica a spiegare dove hanno realmente male con i genitori che quindi non sempre riescono a comprendere i segnali che il bimbo manda. Nonostante comunque il mal di testa sia raramente imputabile a malattie gravi, questo sintomo non deve essere sottovalutato ed è necessario rivolgersi al pediatra, soprattutto se il dolore diviene forte o frequente.
I tipi di mal di testa più frequenti nei bambini sono le cefalee primarie, ossia un dolore non riconducibile ad una patologia o anomalia. Le cefalee secondarie sono invece sintomo di una malattia che deve essere identificata.
Ecco perchè il mal di testa in età pediatrica non deve essere sottovalutata soprattutto in presenza di febbre e di vomito poichè potrebbero essere i sintomi di altre patologie, anche serie.
Il mal di testa nei bambini è caratterizzato generalmente da episodi di dolore pulsante solitamente in una regione specifica del capo.
Siccome il dolore tende ad aumentare con il movimento, i rumori, la luce e meno di frequente con gli odori, il bambino tende a fermarsi smettendo qualsiasi attività.
Per diagnosticare il mal di testa il pediatra avrà bisogno dell’aiuto dei genitori che devono possibilmente tenere un diario per monitorare gli episodi di dolore tenendo nota di:
Se il bambino è abbastanza grande è importante che egli racconti l’intensità del dolore e l’ideale sarebbe il metodo di dargli voto in una scala da 1 a 10, dove il 10 corrisponde al dolore massimo, il 6 quello medio, il 5 quand’è sopportabile e così via.
E altresì importante verificare la presenza di altri sintomi, come febbre e vomito.
Quando si è in presenza di cefalea secondaria il mal di testa è un sintomo di altre patologie:
Il mal di testa può anche essere genetico quando è accertata la presenza di una predisposizione familiare ossia quando il bambino è figlio di genitori che soffrono in modo cronico di cefalee.
Ma è da segnalare che non sono rari i casi di mal di testa in bambini che vanno a letto tardi e dormono poco, ossia meno di 10 ore per notte o in quelli che seguono un’alimentazione irregolare o che non mangiano a sufficienza.
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Un ultimo monito riguarda il temo trascorso davanti alla TV, al computer, al tablet o allo smartphone, togliendo spazio ad attività più salutari come i giochi o le attività fisiche all’aperto.
Se il genitore dovesse accorgersi che il bambino lamenta dolori alla testa forti o ricorrente, è consigliabile consultare il pediatra.
Una volta raccolte tutte le informazioni sulla localizzazione, frequenza e intensità del dolore oltre che ad altri eventuali disturbi associati, il medico curante potrà stabilire i rimedi e le terapie da mettere in atto per curare il mal di testa.
Gli attacchi di mal di testa vanno sicuramente affrontati lasciando riposare il bambino in un luogo poco luminoso, poco rumoroso e tranquillo.
Nei casi di mal di testa più intensi e particolarmente dolorosi il medico potrebbe prescrivere un farmaco antidolorifico come il paracetamolo o l’ibuprofene, ossia medicinali considerati sicuri in età pediatrica.
Da segnalare anche l’efficacia dell’agopuntura e dell’omeopatia nelle cefalee primarie pediatriche somministrando tre volte al giorno lontano dai pasti Calcarea phosphorica o Actaea racemosa a bassa potenza (5-7-9CH).
Se il mal di testa dovesse diventare frequente si dovranno effettuare analisi più approfondite per andare a risolverne le cause.