Scopriamo chi e quante sono le renne di Babbo Natale, dalla più famosa, Rudolph, ai nomi di tutte le altre. Povere piccole renne, tutti sanno che trainano la slitta e che è solo merito del loro paziente galoppo planetario se Santa Klaus è in grado di soddisfare tutte le richieste di doni che i bimbi del mondo gli inviano tramite la letterina. Eppure, non ci curiamo di loro. Invece le renne sono molto importanti, e hanno tutte un nome, una loro personalità, e anche una storia, e Babbo Natale senza di loro sarebbe proprio perso. Ebbene, sono in tutto nove le simpatiche renne dalle corna intrecciate e la storia più tenera riguarda l’ultima arrivata nel gruppo, la renna Rudolph.
Le renne, prima dell’arrivo di Rudolph, erano otto e questi i loro nomi: Comet (Cometa), Dancer (Ballerina), Dasher (Fulmine), Prancer (Donnola), Vixen (Freccia), Donder (Saltarello), Blitzen (Donato), Cupido (Cupid). Ognuna di loro è dotata di una caratteristica precisa:
E infine Rudolph, la nona renna di Babbo, piccolo, dal naso rosso e grosso, che è anche il suo punto di forza, tanto da averlo reso primo della ciurma. Come un nasone rosso possa essere diventato indispensabile al punto di promuovere Rudolph a renna più famosa di Babbo Natale, ora ve lo raccontiamo.
In principio le renne erano solo otto, perché nel loro gruppo ce n’era una molto timida – che si chiamava Rudolph – che veniva sempre presa in giro dalle sue compagne e lasciata in disparte. Di entrare nel novero delle 8 fortunate non se ne parlava nemmeno. Tuttavia, una particolare vigilia di Natale di un anno imprecisato, la notte stava diventando talmente scura e nebbiosa che persino il sempre allegro Babbo Natale si era fatto molto pensieroso.
“Riuscirò a portare i regali a tutti i bambini con questo buio pesto?”, si domandava ansiosamente prima di partire, e più guardava la slitta e le sue renne già attaccate, e più scuoteva la testa e si preoccupava. E tanto si preoccupò che cominciò a piangere, perché proprio non poteva pensare alle facce tristi dei bambini che non avrebbero trovato nulla sotto l’albero di Natale.
Rudolph era lì, vicino a lui, e vide le lacrime che solcavano le guance e la barba candida del vecchio e sentì una tale pena e una tale tristezza che il suo naso cominciò a diventare sempre più rosso, proprio come una lampadina accesa. E fu allora che Babbo Natale, osservando quella luce sul muso di Rudolph, si rallegrò, e cominciò a saltellare felice. “Rudolph illuminerà la nostra via!”, esclamò!
E così, Rudolph, la nona renna, venne attaccata in testa al gruppo e fece loro strada con il suo naso luminoso.