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La chirurgia estetica diventa mininvasiva

Secondo un sondaggio realizzato dal sito internet statunitense RealSelf, l’87% delle donne americane vorrebbe ritoccare almeno una parte del proprio corpo, ma solo 2 su 10 ricorrono poi effettivamente a un intervento di chirurgia o medicina estetica. In Italia la situazione non si discosta poi molto: donne e uomini si dicono per lo più favorevoli al ritocco, ma solo una piccola parte si rivolge al chirurgo estetico.

Un dietrofront che si spiega in primis con la paura del bisturi, e poi con il timore dei risultati e del dolore post-operatorio, e non da ultimo con la difficoltà di assentarsi per il periodo della convalescenza da lavoro e impegni quotidiani. Timori legittimi che spesso spingono il paziente a rimandare l’intervento o a optare per soluzioni temporanee, che alla lunga si rivelano più costose e meno performanti. Con la tecnica operatoria BAT, acronimo di Bloodless Athraumatic Technique, che ho sviluppato e messo a punto personalmente negli anni, i tempi di recupero post operatori si riducono fino al 70%, così come si riducono i dolori, le ecchimosi e il rischio di complicanze a breve e lungo termine.

Cos’è la tecnica BAT

La tecnica chirurgica BAT è il frutto dell’analisi, dello studio approfondito e della revisione delle tecniche chirurgiche più diffuse al fine di ottimizzare l’operato in sala operatoria e migliorare il risultato. Tra gli specifici fattori chirurgici della tecnica che hanno contribuito a raggiungere questi notevoli risultati in termini di riduzione di gonfiore, ecchimosi e dolore, vanno sottolineate le tecniche di coagulazione scrupolose (No Blood Technique), la manualità chirurgica più delicata e rispettosa dei tessuti (No Touch Technique), anche in fasi poco considerate come l’infiltrazione di anestetico locale, e lo strumentario chirurgico sofisticato e appositamente studiato.

Inoltre, riducendo i tempi operatori, grazie a un’analisi scrupolosa dei pazienti durante le visite preoperatorie, si ottengono risultati estetici migliori, a breve e lungo termine, minimizzando le complicanze.

I benefici

I pazienti sottoposti a interventi di chirurgia estetica con questa tecnica necessitano di un tempo di recupero postoperatorio di sole 24/48 ore (nel 96% dei casi), fanno ricorso solo a blandi analgesici (nel 97% dei casi) e, nel caso di una mastoplastica additiva, riescono a sollevare le braccia sopra la testa già a distanza di poche ore, consentendo così il ritorno alle normali attività in brevissimo tempo.

Dott. Sergio Noviello

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Dott. Sergio Noviello