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Infezioni da sabbia: precauzioni per i bambini in spiaggia

Tempo di mare e purtroppo anche tempo di infezioni da sabbia. Ma niente paura! Esistono delle precauzioni per i bambini in spiaggia per farli giocare liberamente tra la sabbia senza ansie. Per un’estate con i bambini senza preoccupazioni bisogna quindi ricordare che non dobbiamo proteggerli solo dai raggi solari ma anche dai pericoli nascosti nella sabbia. Vediamo allora come fare per difenderli dalle insidie che potrebbero compromettere le vacanze al mare.

I pericoli della sabbia

Giocare a lungo nella sabbia può portare a due tipi di problemi: infezioni o irritazioni.
Le irritazioni possono essere provocate dalla consistenza granulosa della sabbia che va ad agire sulla pelle resa delicata dal sudore o dall’umidità dell’acqua del mare. Le irritazioni possono insorgere anche per via degli acari e dagli insetti che vivono nella sabbia che, causando prurito, portano il bambino a grattarsi e ad una conseguente infezione.
La spiaggia è anche un luogo ricco di di germi e batteri perché frequentato da persone e animali che possono trasmettere le loro infezioni alla sabbia.

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L’impetigine


L’impetigine è un’infezione batterica superficiale della pelle che nasce a causa di stafilococchi o streptococchi, batteri che vivono anche nella sabbia e che possono entrare in circolo grazie al semplice contatto oppure attraverso piccole ferite o escoriazioni della pelle.
Si manifesta sotto forma di chiazza rotonda infetta e vescicole che poi si ricoprono di croste e va curata con una pomata antisettica e antibiotica da applicare fino alla scomparsa delle lesioni.
Il bambino che contrae l’impetigine è molto contagioso e vanno quindi seguite tutte le normali regole di igiene per evitare che la malattia si propaghi anche all’interno della famiglia, utilizzando un asciugamano diverso, bendando le lesioni, lavandogli spesso le mani e accertandosi che non possa toccarsi le ferite.

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La tigna


La sabbia può dare origine anche alla tinea, chiamata anche tigna, un’infezione micotica che si manifesta sulla pelle del corpo con eruzioni o rigonfiamenti rossi a forma di uno o più anelli.
La tigna è molto contagiosa e può anche colpire il cuoio capelluto provocando la caduta dei capelli.
Questa infezione si cura con l’utilizzo di pomate antimicotiche da applicare sulle lesioni fino alla loro scomparsa.

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I pidocchi


La sabbia può nascondere anche i pidocchi se vi ha sostato un bambino colpito da questi parassiti. Occorre quindi tenere sotto controllo la testa dei piccoli e se ci si accorge della presenza di uova o dei pidocchi adulti si deve effettuare un trattamento ovocida e pediculocida che generalmente consiste in una lozione, uno shampoo e una polvere.

Le verruche


Le verruche sono un’infezione diffusa in piscina ma anche al mare. Camminare a piedi nudi comporta l’esposizione all’infezione che si contrae con il semplice contatto. Escrescenze dure e callose, le verruche devono essere curate con farmaci specifici oppure mediante un piccolo intervento di diatermocoagulazione o con il laser.

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Le infezioni gastroenteriche


Uno studio ha rilevato che i bambini che giocano nella sabbia hanno il 44% di rischio in più di contrarre malattie gastrointestinali rispetto a coloro i quali non l’hanno fatto.
La causa principale delle infezioni gastroenteriche sono gli escrementi degli animali che portano alla presenza nella sabbia di batteri come l’Enterococcus e l’Escherichia coli.
I sintomi che si manifestano dopo aver contratto il batterio sono forti dolori addominali, diarrea molto liquida, sangue nelle feci, febbre, nausea, vomito e spossatezza. In queste situazioni è facile entrare in una condizione di disidratazione da contrastare bevendo molta acqua oppure nei casi più gravi, consigliamo di portare il bambino all’ospedale.

Precauzioni per i bambini in spiaggia

E’ comunque possibile adottare delle precauzioni per prevenire le infezioni in spiaggia:

  • Lavare bene il bambino dopo che ha giocato nella sabbia utilizzando un prodotto disinfettante delicato
  • Tenere il bambino asciutto grazie ad un asciugamano di cotone
  • Impedire al bambino di mettere le mani in bocca mentre gioca con la sabbia
  • Far indossare costume (o pannolino) e ciabattine al bambino mentre gioca
  • Tagliare le unghie del bambino e tenergliele pulite per evitare che lo sporco rimanga sotto
  • Cambiare costume e pannolino dopo che ha giocato nella sabbia o nell’acqua
  • Far indossare al bambino le ciabattine soprattutto quando ci si deve recare al bar, alle docce o ai servizi igienici
  • Curare le punture di insetto e le dermatiti in modo che il bambino non si gratti
  • Ogni sera controllare la pelle del corpo e la testa del bambino alla ricerca di possibili segni di infezioni

E’ bene comunque ricordare che oltre ai bambini, anche gli adulti possono incorrere in questo genere di infezioni, soprattutto nel caso di persone anziane e persone con difese immunitarie basse. Anche i grandi devono quindi controllare di non aver sviluppato dermatiti o infezioni provocate dalla permanenza sulla sabbia, soprattutto nei punti dove sono presenti piccole ferite o escoriazioni.

In ultimo vi ricordiamo che sarebbe meglio far indossare dei sandali ai bambini poiché la sabbia può nascondere anche oggetti pericolosi come frammenti di vetro, conchiglie rotte, spine o altre cose che potrebbero tagliare i loro piedini.

Anna Franceschi

Anna Franceschi è stata collaboratrice di Pourfemme e Buttalapasta dal 2011 al 2019, e si è occupata di food, tematiche legate alla maternità, bambini, gravidanza e tempo libero.

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