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Il gatto non ha più appetito: quando allarmarsi? Un segnale che può nascondere anche gravi patologie

L’appetito, anche nel gatto, è un sintomo di salute: variazioni improvvise possono essere il segnale di qualcosa di preoccupante.

Un animale in salute ha regolarmente fame e bisogna sempre seguire le indicazioni nutrizionali del veterinario, perché non tutte le specie sono uguali e ci sono necessità diverse legate a fattori come l’età e il movimento, proprio come per gli umani. La perdita di appetito, soprattutto quando sopraggiunge improvvisamente e non è una caratteristica tipica del gatto in questione, richiede una particolare attenzione.

Il gatto mangia spesso ma poco, quindi a differenza del cane non ha necessità di pasti corposi e cadenzati. Per questo motivo è importante strutturare l’alimentazione in modo adeguato, facendosi seguire da uno specialista all’occorrenza. Le variazioni alimentari non sono mai da sottovalutare, sia quando legate alla mancata voglia di mangiare che quando generano situazioni come prurito, vomito, diarrea.

Gatto senza appetito: che cosa indica e in quali casi preoccuparsi

Ci sono varie casistiche relative alla perdita di appetito, tra cui spicca una malattia, che però non l’unica. Possono essere presenti infezioni, insufficienza renale, problemi intestinali, tumori o semplicemente qualcosa che rende difficile mangiare, come mal di denti e ferite alla bocca. Sono da considerare anche le recenti modifiche nell’alimentazione come l’inserimento di prodotti nuovi e le variazioni di orari, oppure ancora le vaccinazioni.

Che cosa indica la perdita di appetito nel gatto? – pourfemme.it

I gatti non amano i cambiamenti di routine e, quando si introduce un elemento diverso o nuovo, perdono l’appetito come manifestazione di un disagio, non necessariamente legato strettamente all’alimentazione. I problemi psicologici sono tra i più rilevanti per quanto riguarda l’argomento. Il benessere emotivo di un gatto è cosa molto complessa: nonostante tendiamo a sottovalutarlo, anche gli animali possono soffrire di ansia e talvolta depressione.

Non avendo capacità di parola, lo manifestano nei gesti e nelle azioni quotidiane. Quando l’animale non mangia c’è sempre un problema e non bisogna assolutamente far finta di nulla. Piuttosto, ci si dovrebbe recare dal veterinario per una visita completa. In questo modo potranno essere scongiurate vere e proprie patologie a fronte di un controllo diretto anche con esami veri e propri.

Solo uno specialista può dire con esattezza qual è il motivo del disagio e, ovviamente, qual è la cura apposita per ripristinare la fame e lo stato di salute nel gatto. Promuovere un’alimentazione sana e bilanciata, soprattutto se naturale e non derivante da scatolame e cibo sintetico, è il modo migliore per sposare le esigenze nutrizionali dell’animale, rispettando il suo benessere e prevenendo così l’insorgenza di patologie.

Valentina Giungati

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Valentina Giungati