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Gli stimoli ambientali condizionano il senso di sazietà

Mangiare per abitudine o per fame? Purtroppo le persone fanno entrambe le cose. Credo che sia capitato anche a voi! Spesso non si consuma cibo perché si ha realmente fame, ma perché lo abbiamo sotto il naso e la gola mette a rischio il nostro autocontrollo. Un esempio chiave sono i pop-corn al cinema. Perché si mangiano? Non certo perché si è a digiuno, ma per una sorta di rito. Ha verificato questa tendenza uno studio dell’Università della California meridionale, svelando come mai le cattive abitudini siano dure a morire.

Durante lo studio, i ricercatori hanno fornito un gruppo di spettatori al cinema di pop-corn. Alcuni li hanno avuti freschi, altri vecchi o stantii. Il risultato? Quelli che non erano abituati, hanno consumato ben poco, gli altri invece si sono mangiati anche quelli vecchi e stantii.
 
“Quando abbiamo mangiato più volte un particolare cibo in un determinato ambiente, il nostro cervello associa l’alimento con il luogo in questione, e ci porta a mangiare almeno finché è in gioco lo stimolo ambientale“, spiega David Neal, docente di psicologia all’Usc.
 
Insomma, la voglia di mangiare dipende da tantissimi elementi diversi, non solo dalla necessità di nutrirsi. Riuscire ad agire sul cervello spegnendo gli stimoli ambientali potrebbe essere un ottimo modo per contrastare i problemi di peso e soprattutto il diffondersi dell’obesità. L’ambiente, infatti, può scatenare atteggiamenti non salutari se non è quello giusto.

Valentina Morosini

Valentina Morosini è stata collaboratrice di Pourfemme dal 2009 al 2017, occupandosi principalmente di salute, benessere, diete, tematiche relative alla maternità e alla vita di coppia.

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