Boom di donne in Parlamento per queste elezioni politiche 2013. La recente tornata elettorale, che ha animato le cronache delle ultime settimane e, complici i risultati incerti, infiammato discussioni di ogni genere, da quelle da bar fino a quelle dei salotti “buoni”, ha un lato davvero positivo, anzi due. Il primo è che il numero di donne che siederanno in Parlamento, alla Camera e al Senato, in questa XVIIesima legislatura, sarà il più alto di sempre. Il secondo è che anche l’età dei parlamentari è scesa, attestandosi in media a quota 48 anni.
La fotografia del Parlamento che si tinge sempre più dei toni del rosa, con un numero sempre più elevato di componenti donne in tutti gli schieramenti eletti, è stata scattata da Coldiretti. L’associazione ha fatto i “conti” in tasca alla politica o, meglio, alle sue scelte di genere, alla distribuzione dei posti in Parlamento, tra uomini e donne, dopo i risultati di queste elezioni 2013.
Un segnale davvero positivo, quello che riguarda le donne che siederanno tra i banchi di Camera e Senato, rispetto alle legislature precedenti. La quota al femminile del Parlamento, sale, complessivamente al 31%.
Rispetto alla scorsa legislatura, dove la presenza femminile in Parlamento era ferma a quota 21% alla Camera e 19% al Senato, si è saliti al 32%, per quanto riguarda la Camera e al 30% al Senato.
Giovani e sempre più donne: l’esempio di questa nuova direzione, almeno questa positiva, intrapresa dalla politica italiana, è la parlamentare più giovane della nuova legislatura, la venticinquenne Marta Grande, eletta alla Camera tra le fila del Movimento 5 Stelle.
I partiti, quelli più nuovi, ma anche quelli più “vecchi” hanno apprezzato, chi più chi meno, la presenza femminile, candidandole al Parlamento. La quota più generosa di donne alla Camera e al Senato se la aggiudica il Partito Democratico, con il 41%, seguito dal Movimento 5 Stelle, con il 38%, dalla Lista Monti-UDC e dal Popolo della Libertà, con il 22%, e dal Sel, Sinistra Ecologia e Libertà, dove la presenza femminile è ferma al 20%. Il fanalino di coda, in questa ipotetica classifica di genere, è la Lega Nord, che ha solo il 14% di parlamentari donne.