Si chiamano Emanuela Palmerini e Carlotta Antoniotti : sono loro le due giovani italiane ad essersi portate a casa il premio come migliori oncologhe dell’anno, ossia l’ambito Conquer Cancer Foundation Merit Adward. Questo è il riconoscimento che la società americana di oncologia clinica (Asco) dona ogni anno a chi si è distinto nello studio di forme tumorali, in modo da incoraggiare la ricerca internazionale.
Le due donne italiane, oltre ad essere preparatissime, sono anche molto giovani. Emanuela Palmerini ha 30 anni, di Urbino, ed è specializzata in forme oncologiche dell’apparato locomotore. E’ oncologa presso l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.Precedentemente aveva già condotto uno studio insieme al Royal Melven Hospital di Londra sul sarcoma di Ewing (si tratta di un tumore raro che colpisce soprattutto i bambini e che si sviluppa a livello delle ossa). Grazie a questo studio, la Palmerini ha messo a disposizione dell’intera comunità un trattamento chemioterapico efficace. Le sue prime parole dopo aver ricevuto il riconoscimento sono state proprio di felicità perché “ è un premio alla ricerca, ma anche un modo per accendere i riflettori sui tumori rari”.
L’altra donna, motivo di orgoglio, è invece Carlotta Antoniotti, 29enne toscana di Massa Carrara, che sta coordinando uno studio insieme al Polo Oncologico dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Pisa sulle forme tumorali che colpiscono il colon e il retto.
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Cosa c’è dietro al prestigioso premio dato a Emanuela e Carlotta? Anni di studio sicuramente, ma anche un sacrificio a livello personale: i progetti di una famiglia sono stati messi da parte, sono stati posticipati, anche se la Palmerini si è appena sposata. Risolleva il problema di sempre della difficoltà per una donna a conciliare lavoro e vita familiare, soprattutto con la maternità. E quindi il premio delle due oncologhe ci piace condividerlo con tutte quelle donne ricercatrici che svolgono un lavoro importante per la comunità e sono spesso colonne portanti della famiglia.