Dissenteria, un disturbo decisamente fastidioso. Un malessere gastrointestinale che rischia di compromettere pesantemente la qualità della vita del malcapitato che ne soffre, ma che si può tenere sotto controllo con alcuni accorgimenti e buone abitudini. Ecco, in particolare, qualche consiglio utile su cosa mangiare e bere per stare meglio.
Si può parlare di dissenteria quando le feci diventano acquose e molli, oltre che frequenti e abbondanti. Un problema quasi sempre improvviso e temporaneo, che solitamente dura da qualche ora, in genere 12, fino a qualche giorno, ed è caratterizzato da diversi gradi di intensità e frequenza. Solo in casi più rari il problema persiste per un periodo superiore alle due settimane – in questi casi si parla di dissenteria cronica. Più che un vero disturbo a sé, spesso, la dissenteria non è altro che il sintomo più evidente e fastidioso di altri problemi, come: la tossinfezione intestinale dovuta all’ingestione di cibo contaminato, avariato o mal conservato; un colpo di freddo; un’intolleranza alimentare, come quella al lattosio; stress e nervosismo; le sindromi parainfluenzali.
La causa conta, ma nemmeno troppo. Per tenere sotto controllo la dissenteria, a contare più di tutto sono le scelte alimentari. Sì, perché la diarrea debilita molto l’organismo e impegna più del normale l’apparato intestinale e, quindi, per favorire la guarigione, è fondamentale fare attenzione alla dieta. Sì, ma come?
Innanzitutto, scegliendo un regime alimentare non troppo calorico e pesante. Meglio, per esempio, portare in tavola primi a base di pasta o riso conditi con poco olio a crudo, carni bianche magre o pesce, cotti al vapore, alla griglia o lessati, verdure cotte e condite con poco olio a crudo. Da evitare, invece, i condimenti troppo grassi, come il burro, e le cotture troppo pesanti, come le fritture. Per insaporire i piatti si possono usare il succo di limone e le erbe aromatiche, ma non quelle troppo piccanti.
Fondamentale bere molto, perché la dissenteria può provocare uno stato di disidratazione più o meno serio. Via libera quindi all’acqua, ma anche a tè, tisane, meglio se con l’aggiunta di limone, che ha potere astringente. Molto efficace anche una soluzione reidratante fai da te, da preparare in casa aggiungendo a un litro d’acqua quattro cucchiai di zucchero, un cucchiaino di sale da cucina e uno di bicarbonato di sodio, il succo di due arance o di un pompelmo. Poco adatto, invece il latte, che rischia di peggiorare solo la situazione, mentre le spremute di agrumi sono un toccasana.