Perché siamo magri, perché siamo grassi? La dieta non fa l’effetto sperato, sbaglio qualcosa? Tutte domande che puntualmente ci assillano, alla prova di un abito, mentre saliamo sulla bilancia, e che forse ora hanno trovato una risposta. I ricercatori, del Dipartimento di Scienze Alimentari, Fisiologia e Tossicologia dell’Università di Navarra, hanno osservato i 180 partecipanti a sei e dodici mesi di distanza da una dieta ipocalorica protratta per otto settimane, per vedere chi riprendeva peso e provare a correlare il fallimento della dieta coi loro profili genetici. Risultato? È tutta una questione di geni.
Alcune persone hanno difficoltà a perdere peso, mentre altre recuperano subito i chili smaltiti con la dieta. Possiamo parlare – secondo quanto riporta il Corriere – di una predisposizione genetica all’ingrasso. C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno e sostiene che quando c’è la consapevolezza a prendere peso con facilità si può optare per regimi ipocalorici adeguati da mantenere sempre anziché per periodi di dieta stretta.
Per adesso non esiste una soluzione e non è stata studiata una «dieta genetica», ma la strada è quella, come spiega Giuseppe Fatati, presidente dell’Associazione Nazionale di Dietetica e Nutrizione Clinica: «Secondo le proiezioni dei genetisti occorreranno 15-20 anni per arrivare a indicazioni dietetiche orientate dal punto di vista genetico». E noi aspettiamo con ansia.