Quali sono le cause e i rimedi dei crampi notturni e cosa fare quando si manifestano? I crampi notturni sono definiti come delle contrazioni involontarie dei muscoli che si manifestano in maniera improvvisa e temporanea. Generalmente, interessano la parte inferiore del corpo come il polpaccio, la coscia e il piede, i quali vengono colpiti da fitte che possono provocare anche un dolore particolarmente intenso, tanto da rendere impossibile il movimento di tutta la zona contigua. Durante i crampi, i muscoli degli arti inferiori, toccandoli, sembrano estremamente rigidi e tesi, ma senza la presenza di ecchimosi o edemi.
Molto spesso le cause dei crampi notturni non sono note, mentre in altri casi è possibile identificare una causa o trovare una condizione sottostante. Per alcuni esperti lo stimolo per la contrazione muscolare inizia in genere con il cervello che invia un segnale ai muscoli tramite i nervi.
Anche se non è probabile che i crampi alle gambe siano legati ad un problema cerebrale, è possibile che vi sia qualche difetto o causa nell’ambito del sistema nervoso.
Negli anziani, i crampi notturni alle gambe vengono spiegati con il fatto che i tendini si accorciano fisiologicamente con l’avanzare dell’età. Tra gli altri motivi, che sono i più frequenti nel caso dei crampi notturni alle gambe, possiamo citare:
Un altro fatto a cui prestare attenzione per evitare i crampi notturni è sicuramente quello relativo allo stile di vita che viene adottato dal paziente. Infatti, se si passa eccessivo tempo stando seduti, il problema potrebbe insorgere con una maggiore frequenza.
I crampi notturni consistono in un dolore improvviso dei muscoli di una gamba causato dalla contrazione involontaria dei suoi muscoli. Il dolore dura da pochi secondi fino a 10 minuti, e oltre, e quelli a carico della coscia sono tendenzialmente i più persistenti. I crampi che vanno a colpire il polpaccio, benché più dolorosi, sono anche quelli di più semplice gestione, dal momento che basta sollevare la gamba e piegare la punta del piede verso il basso per rendere meno intensa la sensazione dolorosa.
Durante un crampo, i muscoli interessati diventano tesi e dolenti e piedi e dita si irrigidiscono. Una volta passato, la gamba può continuare a dolere per diverse ore. La ricerca ha evidenziato che, in tre casi su quattro, i crampi alle gambe hanno insorgenza notturna, mentre in uno su cinque, avvengono di giorno e di notte. Tuttavia, i crampi sono quasi esclusivamente notturni, ma in un caso su 14 anche diurni.
Nella maggior parte dei casi sarà il medico curante a consigliare il trattamento migliore per la cura dei crampi notturni. Tuttavia, non esistono farmaci specifici per il disturbo. Di norma, però, vengono suggeriti degli integratori di potassio e di magnesio, che si devono sfruttare in modo particolare nel corso della stagione estiva, nel momento in cui le sudorazioni sono notevoli ogni giorno. Altri possibili rimedi sono:
Per prevenire e curare i crampi notturni si consiglia di seguire un’alimentazione particolarmente varia ed equilibrata, avendo cura di assumere alimenti che siano piuttosto ricchi di nutrienti, come ad esempio potassio, calcio, magnesio, vitamina E e vitamina A. Per questa ragione è necessario consumare cibi come i semi di girasole, frutta secca, patate, fegato, salmone, zucca, melone, fegato, succo di carota, pomodori e banane.
È inoltre importante mangiare verdure a foglia scura, pesce in scatola, fegato, tuorlo d’uovo, broccoli e prodotti a base di sesamo. Invece, si consiglia di eliminare il più possibile il consumo di caffè e bevande alcoliche, latticini e formaggi.
L’esercizio fisico può aiutare a prevenire lo sviluppo di crampi durante la notte, soprattutto in casi di vita sedentaria. Un esempio può essere andare in bicicletta, o pedalare sulla cyclette, per alcuni minuti prima di andare a dormire. Importante è anche fare almeno 30 minuti di stretching più volte la settimane. È inoltre utile massaggiare il muscolo dolorante con la mano, per esempio, se il crampo colpisce il polpaccio:
Alcuni studi sostengono che i crampi muscolari notturni possano essere associati alla respirazione superficiale, o ad una sorta di apnea nel sonno. È quindi importante provare a fare dei respiri profondi al primo segno di crampo per vedere se si è aiutati da un maggiore apporto di ossigeno ad alleviare il disturbo.