Oggi parliamo di come abbassare la pressione alta, attraverso semplici misure correttive dello stile di vita e dell’alimentazione. Il disturbo dell’ipertensione arteriosa colpisce moltissimi individui adulti, ma contrariamente a quanto si tende a pensare, ovvero che si tratti di una patologia che insorge dopo la mezza età, sono spesso i giovani ad esserne colpiti e a non rendersene neppure conto. Per questo è molto importante effettuare dei controlli regolari anche prima dei 30 anni, soprattutto se la pressione alta è un male di famiglia, e quindi ereditario.
Ci concentreremo, però, solo sul problema lieve, perché quando i valori pressori schizzano troppo in alto, allora va da sé che sarà il medico a valutare le migliori terapie farmacologiche per evitare al paziente le complicanze (coronaropatie, aterosclerosi, ictus e infarti) che una simile condizione può determinare. Noi ci fermeremo un po’ prima.
Cause e sintomi della pressione alta
Le cause della pressione alta? Una contrazione anomalo delle arterie, che determina un aumento della pressione, volta a bilanciare il restringimento dei vasi. Se continua, può causare danni al muscolo cardiaco, dall ‘aterosclerosi fino all’infarto. Tra i fattori di rischio dell’ipertensione vi sono la familiarità, il sovrappeso, la sedentarietà, patologie pregresse come malattie ai reni o alla tiroide, l’abuso di droghe e alcool, alcuni medicinali, il fumo, lo stress ecc. Molto spesso non ci si rende conto per anni di soffrire di pressione alta, finché un banale controllo, spesso casuale, non svela il problema. Tra i sintomi che possono farci sospettare un’ipertensione latente, vi sono frequenti mal di testa, a volte collegati con capogiri ed episodi di sanguinamento dal naso, ma più frequentemente non vi sono segnali evidenti, specie se i valori pressori non sono molto al di sopra della norma. A tal proposito vediamoli, questi valori.
Come si misura la pressione e valori di riferimento
Quando ci possiamo considerare ipertesi? Diciamo che i valori di riferimento sono standard, validi in tutto il mondo e per tutte le età, naturalmente sarà poi il medico a definire l’entità del disturbo in relazione alle specifiche caratteristiche di ciascuno.
Nella tabella, per massima si intende la pressione sistolica e per minima quella diastolica
Abbassare la pressione con la dieta DASH
La dieta DASH (acronimo per Dietary Approaches to Stop Hypertension), è stata messa appunto appositamente per tutti coloro che soffrono di ipertensione, e non è per niente difficile da seguire. In pratica, si basa su alcuni semplici punti cardine, di cui il principale è l’abbattimento dell’apporto di sodio nell’alimentazione quotidiana, in modo da scendere tra i 2400 mg di sale al giorno (più o meno la quantità che ne assume un individuo sano adulto) ai 1500 mg (consigliato). Per farlo, dovrete evitare i cibi in scatola, affumicati o i preparati, non usare il sale per cuocere la pasta o il riso, né aggiungerlo sulle verdure, sulla carne o sul pesce. Privilegiate, invece, le erbe aromatiche e scegliete pane, pasta e riso integrali che sono più saporiti naturalmente. Mangiate meno, frazionate le calorie in più pasti, non saltate la colazione, e scegliete latticini light, soprattutto yogurt. Uno o due caffè al giorno, invece, potete permetterveli. Aggiungete sempre la frutta ai pasti, specie banane, ricche di potassio, ma ogni giorno dovrete consumare anche frutta secca come noci o mandorle (non troppe!). Ancora, cercate di mangiare poca carne rossa e preferite quella bianca e, soprattutto il pesce. Eliminate dolci e bevande zuccherate (giusto uno strappo ogni tanto), e vedrete che la pressione scenderà velocemente.
Altri consigli per abbassare la pressione
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