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Come coltivare le piante carnivore

Come coltivare le piante carnivore? Le Sarracenie sono piante carnivore capaci di utilizzare le proprie particolari foglie per catturare e digerire gli insetti: ciò avviene perché il suolo in cui crescono queste piante è molto acido e privo di minerali; mancanze che vengono compensate dai nutrienti presenti negli insetti. Esistono molte specie di piante carnivore, quindi effettuate le ricerche necessarie prima di procedere e decidere quale coltivare. Come coltivare, quindi, queste affascinanti piante in casa? Ecco alcune idee interessanti e utili consigli sulla coltivazione delle piante carnivore.

Coltivazione delle piante carnivore: il clima e il terreno

Prima di tutto, dovrete decidere la specie da coltivare: fatevi consigliare dal vostro vivaio di fiducia, in quanto ogni specie ha le proprie esigenze. Il consiglio è quello di iniziare la coltivazione da una piantina acquistata: la coltivazione a partire da semi o talee è, infatti, sconsigliata perché più complicata. Generalmente, le piante carnivore necessitano di essere posizionate in luoghi molto soleggiati: la pianta dovrà, infatti, ricevere almeno sei ore di luce solare diretta al giorno; sebbene è possibile che cresca bene anche in zone parzialmente ombreggiate. Per quanto riguarda la temperatura ideale, questa dovrà essere compresa tra i 15 e i 30 gradi: se le temperature non sono quelle adatte, pensate all’utilizzo di una serra. Per quanto riguarda il terreno, questo dovrà essere composto da una miscela di muschio di torba e perlite o una miscela di carbone, corteccia e sfagno: assolutamente da evitare sono, infatti, la terra comune e i fertilizzanti.

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Coltivazione delle piante carnivore: l’irrigazione, la concimazione e la pacciamatura

L’umidità e l’irrigazione sono, poi, due aspetti fondamentali da considerare per la cura delle piante carnivore: queste necessitano, infatti, di un terreno molto umido e con un buon drenaggio – le piante non dovranno mai asciugarsi completamente, per cui un sottovaso con dell’acqua stagnante è l’ideale – e di moltissima acqua demineralizzata, dunque piovana o distillata. Ricordando che è opportuno chiedere consiglio al proprio vivaio di fiducia per la pianta specifica che sceglierete, generalmente, è necessario che questa abbia a disposizione degli insetti; in alternativa, in alcuni casi, potrebbe essere possibile concimare, ma in modo bilanciato e in base alle caratteristiche specifiche della pianta. Infine, non dimenticate di tagliare le foglie morte all’inizio del periodo invernale, quando la pianta andrà protetta: in questo periodo, le piante dovrebbero essere tenute al fresco e in condizioni più secche, per cui riponetele all’interno di una cantina o garantite loro una pacciamatura di foglie adeguata.

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Elena Arrisico

Appassionata da sempre di scrittura, lingue, animali, musica, serie TV e film, mi divido tra questi e altri interessi, cercando di fare delle mie passioni un lavoro e continuo oggetto di studio. Lavoro da anni come web writer e web content editor per alcune testate giornalistiche online. Laptop e smartphone racchiudono il mio mondo, mentre scrivo e divoro musica e serie TV in inglese tra una tazza di tè bollente e una fetta di pizza a casa. Colori, foglie che cadono e gocce di pioggia rendono l’autunno la mia stagione preferita, la magia del Natale mi fa sentire ancora bambina e il mare calma i miei pensieri. Vegan per gli animali, amo infinitamente il mio black dog Rocco. Il tempo può anche passare, ma dentro resterò per sempre una teenager che va ai concerti dei suoi cantanti preferiti!

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