Per il cenone di Natale cos’è meglio mangiare? Come si può evitare di avvelenare il nostro corpo? Durante le feste trasgredire si può, con intelligenza, senza aggiungere troppi grassi e calorie nel menù. E’ l’indicazione che arriva dal prof. Michele Carruba, presidente della Società italiana dell’Obesità, che invita “a fare un passo avanti rispetto alle tradizioni culinarie, che vogliono cenoni e pranzi natalizi carichi di carne, di grassi, di carboidrati. Sono menù – ricorda – nati in un periodo storico in cui i grassi e le proteine si mangiavano praticamente solo a Natale, quindi avevano un senso. Oggi è Natale tutto l’anno, mangiamo male e pesante sempre” . Non vuol dire privarsi di certe delizie, ma fare scelte più consapevoli.
Invece dei soliti zampone e cotechino, ad esempio, si può scegliere dell’ottimo pesce azzurro, degli scampi, del salmone. E per chi può, si potrebbe andare su sfizi raffinati come il caviale, il tartufo, o una bella aragosta a pranzo invece del maiale. Cibi ricercati e “della festa”, insomma, senza per forza intaccare la linea.
“Non e’ necessario spendere di più – assicura il nutrizionista – per esempio si possono scegliere verdura e frutta sfiziose, fuori stagione: le fragole, magari. Fare delle belle insalate di pesce, dei crostini magari con il lompo, che e’ un succedaneo del caviale ma costa molto meno, dei gamberoni, tutte cose che a tavola fanno la loro figura e che non fanno ingrassare”.