Il bruxismo consiste nel digrignare i denti sopratutto durante il sonno. Per chi è affetto da tale patologia è importante conoscere cause e rimedi del problema e i dispositivi appositamente studiati, detti bite.
Il bruxismo è un fenomeno abbastanza diffuso, in particolare tra uomini e donne over 30, senza che i diretti interessati se ne rendano minimamente conto. Tuttavia, il rumore causato dallo sfregamento dei denti può essere avvertito dalle persone vicine e risultare molto fastidioso.
La causa del bruxismo è la contrazione della muscolatura masticatoria, non finalizzata all’espletamento di alcuna funzione utile all’organismo.
In passato, l’essere affetti da bruxismo risultava una logica conseguenza a uno scorretto appoggio dentale o all’intensa attività masticatoria. Recenti studi hanno invece dimostrato che il digrignamento notturno dei denti è legato in modo piuttosto evidente alla tensione emotiva e allo stress accumulati durante il giorno.
L’intensa attività di sforzo a cui vengono sottoposti denti, mandibola e mascella può causare vari dolori, localizzati al viso, alle guance, alle tempie, alle orecchie e al collo. Gli effetti da non dimenticare, però, riguardano anche e sopratutto l’insorgere dell’ipersensibilità dentinale al contatto con cibi caldi o freddi o semplicemente con aria fredda. I denti sensibili possono essere curati con i rimedi naturali, ma è sempre importante conoscere la causa del problema per non rendere la situazione più grave.
A volte, in casi estremi di bruxismo, possono rompersi uno o più denti o le protesi dentarie, ma è anche possibile andare incontro a fenomeni di mobilità più o meno avvertibile.
Ciò che maggiormente colpisce chi è affetto dall’abituale digrignamento è l’eccessiva usura delle superfici dentali, come ad esempio lo smalto dei denti consumato, che solitamente può essere contrastato da rimedi del tutto naturali. Inoltre, si può andare incontro a una drastica riduzione della lunghezza dei denti.
Il bite è una sorta di paradenti da applicare durante il sonno per distanziare l’arcata dentale superiore da quella inferiore. A seconda dell’usura dei denti, sarà possibile scegliere tra il bite rigido o l’automodellante. Quello rigido sarà modellato in un laboratorio odontoiatrico sulla base dell’impronta dentaria del paziente. Quindi interverrà in maniera pressoché precisa sulla morfologia del disturbo. Quello automodellante è universale, quindi acquistabile in farmacia, e può essere applicato seguendo le procedure riportate nel foglietto illustrativo. Anche in questo caso i benefici apportati alla muscolatura masticatoria sarà l’immediata attenuazione, se non completa eliminazione, di tutti quei disturbi secondari dovuti all’intenso sforzo di digrignamento dentale.
In realtà non esistono approcci medici curativi veri e propri per il bruxismo perchè, come è già stato detto in precedenza, alla base di questo problema c’è una questione emotiva. Per contrastarlo, quindi, basterà modificare alcune abitudini di vita e aggiungerne delle altre per ridurre la tensione. Ecco alcuni esempi:
Il fiore dell’agrimony è usato spesso per le persone che soffrono d’ansia e che quindi sono portate al bruxismo. Questo rimedio fa parte delle cure omeopatiche e per questo totalmente naturale.
Con questa terapia medica alternativa cinese vengono stimolati punti del corpo energicamente attivi attraverso l’inserimento di aghi. Per il bruxismo i punti più importanti sono quelli cervicali e del volto.
Anche questa è una terapia alternativa che riesce a valutare lo stato di tensione presente nei muscoli del corpo. Mediante la stimolazioni di punti di energia il soggetto può allontanare tutto lo stress e le tensioni. Quindi agisce sulla causa che provocherebbe il bruxismo.
Quelle più conosciute ed esercitate sono lo yoga e il pilates, che riducono ansia, stress e attacchi di panico, ma sono anche in grado di riequilibrare corpo e mente di chi le pratica assiduamente.
Un fisioterapista opera dei massaggi decontratturanti, o dei drenaggi linfatici, in grado di ristabilire la giusta funzionalità dell’articolazione mandibolare di chi è affetto dal bruxismo.