Durante il periodo dell’allattamento al seno una mamma può assumere farmaci? La questione è abbastanza importante, dato che sappiamo bene che tutte le sostanze che arrivano nel sangue materno poi “passano” al feto attraverso il latte, incluse, purtroppo, quelle dannose. La nicotina delle sigarette, ad esempio, può arrivare anche il bebè, se la neomamma riprende subito a fumare dopo il parto. Per questo motivo sarebbe meglio evitare di “inquinare”, nei limiti del possibile, l’organismo materno per proteggere anche la salute del feto e far sì che il latte prodotto sia sempre eccellente nelle sue qualità organolettiche.
Tuttavia, può capitare che la mamma si ammali durante i mesi dell’allattamento esclusivo al seno, e quindi abbia bisogno di assumere medicinali. Quali sono assolutamente controindicati per il neonato, e quali, invece, non danno problemi?
Intanto, una premessa. La quantità di farmaco che dalla madre “passa” al suo bambino è abbastanza limitata, parliamo dell’1% della dose materna. Il rischio che queste sostanze divengano tossiche per il bebè è quindi piuttosto basso. Tuttavia, se la cura è forte e il medicinale deve essere assunto per un periodo di tempo prolungato, qualche problema esiste anche per il piccolo. Vediamo quali sono i farmaci che in linea generale e salvo indicazioni specifiche del pediatra non dovrebbero dare alcun problema e che quindi possono essere presi dalla madre anche durante l’allattamento senza interrompere con le poppate. Consiglio utile è comunque quello di assumere il farmaco per via orale (se non è possibile sostituirlo con omologhi per via topica o tramite iniezione) dopo la poppata e mai prima.
Come anticipato, in linea generale i farmaci più comuni, quelli usati per combattere infezioni virali o batteriche non gravi, malattie da raffreddamento, mal di testa o altri disturbi transitori, possono tranquillamente essere assunti dalle neomamme, se necessario. Ecco la lista:
Veniamo ai medicinali che hanno qualche controindicazione durante l’allattamento: si tratta degli antinfiammatori a base di salicilati (acido acetilsalicilico) e pirazolinici, i quali permangono a lungo nel latte e sono quindi da usare con cautela (o meglio, evitare del tutto) soprattutto nelle prime settimane di vita del bebè. Il loro effetto è infatti depressivo sul sistema immunitario. Naturalmente parliamo di farmaci di uso comune, per tutti gli altri sarà il medico a stabilire come regolarsi e se sia necessario sospendere l’allattamento durante la cura materna.