
Perché sembra così tanto difficile amare se stesse? Una mattina come tante, appena sveglie. Prendiamo il caffè, facciamo la doccia, ci prepariamo per uscire, crema mascara spazzola tra i capelli, scegliamo anche un bel vestito. Ci curiamo.
Prenderti cura di te è il primo passo. Va bene, benissimo. Ma dobbiamo anche imparare ad amarci. E cosa significa amare se stesse? Ecco sette consigli, che rientrano nell’ambito del benessere mentale e psicofisico, e della crescita personale.
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Amare se stesse: riduci lo stress

Impegni, cose da fare, pensieri ricorrenti, tenere tutto sotto controllo, non perdersi nulla, non potersi dimenticare di… Stop! Respira. Prenditi mezz’ora di pausa, ogni tanto: pensa a qualcosa che ti fa stare bene, rilassa i muscoli, respira profondamente, fai una bella doccia calda.
Un bagno, magari.
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Fai sport (per volersi bene)

Perché lo sport fa bene. Mens sana in corpore sano: può effettivamente ormai sembrare poco più di una frase fatta, però è ampiamente dimostrato che è vero. Scegli uno sport, quello che preferisci. Va bene cantare e intanto ballare, fare una lunga passeggiata, vale tutto. Non devi porti uno scopo: dimagrire, bruciare calorie, tonificare, ok, saranno una splendida conseguenza. Ma quello che conta è prendere consapevolezza del proprio corpo, delle proprie possibilità (sì, anche dei limiti!), dei propri ritmi.
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Come prendersi cura di se? Viaggia!

Metti in pausa la tua routine quotidiana, prendi un paio di giorni, e vai. La meta non è importante. Trascorri del tempo con te stessa: serve per conoscersi meglio, per mettersi alla prova come individuo. E vedere posti nuovi, tornare a meravigliarsi della bellezza del mondo, non può che essere un arricchimento personale, una crescita.
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Amare se stesse, ma in silenzio

Cosa si può fare ogni giorno per amare se stesse? Ascoltarti, dal di dentro. Insonorizza il mondo, spegni tutto (soprattutto il telefono). L’unico suono che dovrai sentire, è il rumore provocato dai tuoi pensieri. Piano piano, nemmeno più quello. Mezz’ora al giorno, tutti i giorni.
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Concentrarsi su se stessi contando sui tuoi successi

Niente vittimismo, niente sensi di colpa. Ogni essere umano che si rispetti fa degli sbagli, e tu non provieni da un pianeta lontano (o sì?). Ma non è questo che ci interessa: quello che conta adesso è tenere traccia dei piccoli successi quotidiani, che dipendono da come sei tu, dal fatto che stai facendo del tuo meglio, che quei successi sono diventati realtà solo grazie alle tue doti. Sei grande!
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Come amare se stessi: gestisci il tempo per te

Usa in modo proficuo il tempo che dedichi a te stessa, allontanando i sensi di colpa e sforzandoti di non sentirti egoista se per una volta pensi un po’ di più a te stessa. Prendersi cura di sé non significa togliere tempo agli altri, vuol dire piuttosto tornare ad amare gli altri, in modo più generoso, disinteressato, consapevole.
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Come amarsi? Priorità alle tue necessità

Impara ad ascoltarti e a concederti del tempo, senza programmare alcunché. Non pensare di essere egoista o menefreghista nei confronti degli altri. Prendersi cura di te stessa deve diventare il primo passo per renderti una persona migliore, capace di ascoltare gli altri e aiutarli. Chi può farlo meglio di te, adesso che hai imparato ad amare te stessa?
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Parole di Silvia Ballante
Mi chiamo Silvia Ballante, e di Nanopress sono il direttore editoriale. Anzi, la direttrice: mettiamo i generi sugli i, almeno quando si tratta di ruoli professionali! Nasco per puro caso a Firenze, ma è Milano la mia città: qui mi laureo in Lettere, qui comincio a muovere i primi passi nell’editoria online, trovando in Tuttogratis la mia collocazione ideale. Ci entro dapprima come semplice redattrice – di fatto inserendo link -, poi come responsabile della redazione, anche se allora la redazione era composta da me medesima, quindi più che altro di auto-responsabilità dovrei parlare. A partire dal 2005, a Tuttogratis viene affiancata una rete di siti verticali a cui si dà il nome collettivo di Nanopress: io ne seguo da vicino la creazione e l’evoluzione. Tuttogratis e Nanopress, che insieme costituiscono l'asset Publishing di Deva Connection, sono ormai una grande realtà editoriale nativa digitale, composta da una trentina di siti, tra cui lasciatemi citare almeno Pourfemme, Stylosophy, Nanopress.it, Allaguida.