Divorzio breve ultime notizie: tempi, costi e procedura. Come funziona?

La legge 55/2015 ha introdotto il divorzio breve: si riducono i tempi, i costi e si semplifica la procedura. Ma come funziona esattamente? Dal divorzio breve in Comune, senza avvocato, alla negoziazione assistita, al divorzio breve con e senza figli.

Divorzio breve ultime notizie: tempi, costi e procedura. Come funziona?

Foto Getty Images | Christine Pettinger

Il divorzio breve è stato introdotto in Italia con la legge n. 55 del 6 maggio 2015. Grazie a tale provvedimento – che ha modificato l’articolo 3 della Legge 898 del 1970- attualmente è possibile sciogliere gli effetti civili del matrimonio in tempi molto ridotti rispetto al passato.

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Dal 2015, quindi, per divorziare possono essere sufficienti 6 mesi, senza di fatto dover ricorrere al tribunale quando le parti coinvolte trovano un’intesa consensuale. E queste ultime notizie comportano, di conseguenza, anche una notevole riduzione del costo delle spese legali.

Cos’è il divorzio breve

Il divorzio breve è stato introdotto in Italia mediante la legge n.55 del 6 maggio 2015, che è stata successivamente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.107 l’11 maggio 2015.

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Questa legge sul divorzio breve è stata una svolta epocale in ambito divorzile, dal momento che ha permesso ai coniugi di divorziare consensualmente in 6 mesi (o in via giudiziale in 12 mesi). Contestualmente, inoltre, la legge sul divorzio breve ha apportato anche profondi cambiamenti in merito alla separazione consensuale, a quella giudiziaria e allo scioglimento della comunione.

Legge divorzio breve: come funziona

La riforma del 2015 ha ridotto il periodo che intercorre tra la firma della separazione e lo scioglimento definitivo del vincolo matrimoniale, tuttavia i tempi variano a seconda che la separazione sia consensuale o giudiziale.

Nel primo caso, infatti, i coniugi possono fare domanda di divorzio 6 mesi dopo aver firmato la separazione consensuale, indipendentemente dalla presenza di figli. Al contrario, qualora i coniugi non riescano a trovare un accordo, sono necessari 12 mesi di separazione ininterrotta tra marito e moglie per poter richiedere il divorzio.

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La legge sul divorzio breve, inoltre, ha introdotto anche la possibilità di ricorrere alla negoziazione assistita (tramite legali) per raggiungere un’intesa in vista della separazione e del divorzio. In tal caso, l’accordo dovrà poi essere trasmesso al PM che dovrà fare un controllo formale in assenza di figli, oppure un’opportuna verifica se di mezzo c’è la tutela di minori.

Per dare seguito al divorzio bene è sufficiente che marito e moglie presentino la copia dell’atto integrale di matrimonio, il certificato contestuale di residenza e stato di famiglia, una copia autentica del decreto di omologa o degli accordi autorizzati di negoziazione assistita e le dichiarazioni dei redditi di entrambi i coniugi relative agli ultimi tre anni.

Divorzio breve in Comune

La legge sul divorzio breve ammette anche la possibilità di separarsi, sciogliere consensualmente l’unione matrimoniale o modificare le condizioni davanti al sindaco e in assenza di legali.

Tuttavia, i coniugi non possono ricorrere a tale modalità in caso di trasferimenti patrimoniali o se sono presenti figli minori, portatori di handicap o maggiorenni bisognosi di tutela o non economicamente autosufficienti.

Quanto costa il divorzio breve

Rispetto al passato, il divorzio breve permette di ridurre notevolmente costi e tempi. L’importo complessivo da pagare è legato alla tipologia di consulenza legale di cui si necessita e alla rispettiva parcella dell’Avvocato.

Il procedimento in questione, infatti, potrà essere a mezzo di negoziazione assistita o mediante il deposito di un ricorso al tribunale. La prima formula è quella più rapida e meno onerosa (generalmente il costo si aggira intorno a mille euro), mentre l’importo può variare da 1500 ad oltre 3000 euro in caso di divorzio giudiziale.

Infine, qualora sia possibile ultimare la procedura in Comune senza necessitare dell’assistenza legale, salvo diverse specifiche si pagherà solamente la marca da bollo da 16 euro.