Dolcificante: meglio il fruttosio o lo zucchero?

Il fruttosio, nato come dolcificante per diabetici, se usato in quantità massicce può portare seri problemi al fegato, al tempo stesso se dosato opportunamente può contribuire al dimagrimento naturale

Dolcificante: meglio il fruttosio o lo zucchero?

Un dubbio che assale milioni di persone: meglio lo zucchero o il dolcificante? Molti immaginano che la linea possa dipendere da un cucchiaino di zucchero e per questo motivo virano su dolcificanti che tuttavia sono ritenuti ingredienti nocivi per la salute. Alcuni recenti studi hanno evidenziato come il dolcificante, se usato in grandi quantità, possa aumentare il rischio di ipertensione e arrecare danni al fegato. Al contempo si intreccia un altro studio da cui invece è emerso che, sostituendo un quarto dello zucchero consumito nella quotidianità, si può perdere anche mezzo chilo al mese. Meglio quindi lo zucchero o il dolcificante? Analizziamo insieme le due teorie e cerchiamo di scoprire gli aspetti negativi e positivi dei due ingredienti.

Dimagrire con il dolcificante

Durante il convegno ‘Nutrition and Metabolism – Nu.Me’ dell’Adi – Associazione italiana Dietetica e Nutrizione clinica è emerso che, sostituire un quarto dello zucchero assunto quotidianamente, farebbe dimagrire mezzo chilogrammo al mese. Sono circa 6 chili l’anno in più che ci portiamo addosso per questa cattiva abitudine. In media si consumano 100 grammi di zucchero al dì, considerando anche quello contenuto nella frutta oltre a quello che andiamo a mettere nel caffè o nel cappuccino. Se eliminiamo 25 grammi al giorno, sostituendolo con dei dolcificanti primi di calorie, riusciamo a tagliare del 5% l’apporto di calorie. Ma c’è di più. Secondo il presidente della Fondazione Adi Giuseppe Fatati e il direttore scientifico della Nutrition Foundation of Italy Andrea Poli, certi dolcificanti non calorici sembrano accentuare il senso di sazietà. Si consiglia la stevia, un tipo di dolcificante totalmente naturale.

I dolcificanti in grandi quantità fanno male

Assumere troppi zuccheri e troppi dolcificanti non fa di certo bene alla salute. Pensate che circa il 10 per cento delle calorie della dieta di un americano medio deriva dall’impiego del fruttosio. Com’è possibile? È contenuto, proprio come l’aspartame, in tanti prodotti tipo i succhi di frutta, i soft drink, i prodotti di pasticceria, le caramelle, ecc. Molte persone, proprio a causa, di questo scorretto stile di vita hanno gravi problemi di salute. Rohit Kholi dell’ospedale pediatrico di Cincinnati ha dichiarato: “Abbiamo sviluppato un modello sperimentale nel topo che è molto simile a ciò che accade nell’uomo in caso di obesità e malattie epatiche: in questo modo siamo riusciti a capire meglio i meccanismi alla base delle epatopatie correlate al grasso in eccesso”. I danni al fegato del fruttosio sono noti: come i carboidrati in genere, questo zucchero stimola infatti la sintesi dei trigliceridi e favorisce lo sviluppo di steatosi, ovvero degli accumuli di grasso epatico. Non a caso i diabetici sono ad alto rischio di steatosi e oggi, a differenza del passato, non si consiglia loro di usare il fruttosio come dolcificante proprio perché potrebbe metterli ancora più in pericolo.

Lo zucchero fa male

Lo zucchero bianco fa male alla salute oltre ad incidere sul peso, aumenterebbe la pressione, muterebbe il metabolismo e provocherebbe problemi al fegato. Come tutti i prodotti che subiscono una raffinazione lo zucchero bianco non è altro che il prodotto fiale di una lunga lavorazione industriale in cui si rischia che vadano a mischiarsi sostanze chimiche e diminuiscano gli elementi vitali quali vitamine e sali minerali presenti in origine nella canna da zucchero.

Con cosa sostituire zucchero e dolcificante?

Con cosa sostituire zucchero e dolcificanti? Intanto potreste provare a ridurre sensibilmente la quantità di zucchero in generale. Quindi se proprio non riuscite a sopportare il caffè senza zucchero, nelle vostre bevande provate ad utilizzare il miele o il fruttosio. Tra i dolcificanti naturali anche la stevia, la melassa o lo sciroppo d’acero, però attente a non esagerare con le dosi.

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