Allergie alimentari nei bambini: come prevenirle

Le allergie alimentari nei bambini possono essere prevenute con alcune accortezze durante lo svezzamento. È importante fare attenzione a ritardare l'introduzione di alcuni cibi nella dieta del bambino. Quali? Vediamoli insieme!

Allergie alimentari nei bambini: come prevenirle

Foto Shutterstock | Oksana Kuzmina

 
Durante lo svezzamento è necessario introdurre con molta cautela nuovi alimenti nella dieta del bambino. Alcuni vanno addirittura evitati almeno fino al compimento del primo anno; il glutine va introdotto dopo il 6° mese, anche più tardi se c’è in famiglia qualcuno che soffre di celiachia. Il consiglio è anche quello di fare affidamento a delle ricette per lo svezzamento del bambino.
 
Se il bambino ha una familiarità allergica, bisogna allattarlo al seno il più a lungo possibile e quando si smette di allattare bisogna sostituire il latte materno con il latte HA, cioè ipoallergenico. Bisogna ritardare l’inizio dello svezzamento almeno al 6° mese.
 
Lo svezzamento deve essere iniziato con alimenti meno allergizzanti: carote e patate per il brodo vegetale, crema di riso, olio extravergine d’oliva, carne di tacchino e coniglio, mele e pere e latte materno, oppure ipoallergenico.
 
Alcuni alimenti vanno introdotti dopo alcuni mesi dopo l’inizio dello svezzamento:

  • i cereali contenenti glutine (grano, avena, orzo, segale) vanno introdotti dopo il 7° mese;
  • i legumi dopo l’11° mese;
  • gli agrumi dopo il 9° mese;
  • i pomodori dopo l’11° mese;
  • uova, latte vaccino e pesce dopo il primo anno di vita.

Se, dopo l’introduzione di un alimento, il bambino presenta questi sintomi (tutti o uno solo), vomito, diarrea, eruzioni cutanee che provocano prurito, dovete rivolgervi subito al pediatra. Con il tempo è necessario stabilire una dieta sana ed equilibrata per i bambini.

Parole di Giulia Selvi