Di Giovanna Tedde | 15 Gennaio 2019

Foto: Pixabay
Le autorità russe indagano sulla morte di un bambino di 8 mesi, avvelenato con la vodka. A somministrarla sarebbe stata sua madre, per tenerlo buono mentre lei si dedicava a festeggiare il Natale con gli amici. Pochi giorni prima del decesso, il piccolo era stato colpito da un’infezione virale e la donna aveva rifiutato il ricovero.
Neonato avvelenato con la vodka
Nel sangue del neonato di 8 mesi morto in circostanze sospette ci sono tracce evidenti di alcol. Teatro dei fatti la città di Shebekino, nell’area occidentale della Russia.
Sotto accusa la madre, Nadezhda Yarych, che lo avrebbe stordito con la vodka per poter uscire tranquillamente di casa e festeggiare il Natale insieme agli amici.
Prima del drammatico epilogo, la donna ha portato il figlio all’ospedale per un malore, dove è stata diagnosticata una grave infezione virale.
Ha rifiutato il ricovero sostenendo di poter seguire il bambino a casa con la terapia prescritta. Secondo l’accusa, però, quella è stata la firma di una vera e propria condanna a morte.
Gli inquirenti sostengono che la giovane abbia messo in atto il folle piano per liberarsi di un peso, e potersi così dedicare alle vacanze senza dover badare continuamente al neonato.
Parole di Giovanna Tedde