Vitamina D: addio integratori, arriva la "superpillola"

I ricercatori italiani dell'Università Sapienza hanno messo a punto una "superpillola" da assumere una volta ogni 3-4 mesi, in grado di fornire un apporto adeguato di vitamina D.

Vitamina D: addio integratori, arriva la “superpillola”

Le vitamine del gruppo D sono pro-ormoni liposolubili fondamentali per la salute delle ossa. Gli anziani cadono più spesso e il loro scheletro è più fragile rispetto a quello dei ragazzi e dei soggetti adulti: per questo dopo una certa età la vitamina D non dovrebbe mai mancare. Ricordarsi di assumere ogni giorno la dose raccomandata, però, è impensabile, soprattutto quando non si intende far uso regolare di supplementi vitaminici. Da oggi, grazie a uno studio realizzato nell’Università Sapienza di Roma, le cose potrebbe cambiare.

Frutto della ricerca una “superpillola”, che andrebbe assunta una volta ogni 3-4 mesi per garantire, anche a chi ne ha più bisogno, un apporto più che sufficiente di vitamine del gruppo D. Per testare l’efficacia del nuovo farmaco, i ricercatori italiani lo hanno fatto assumere a due gruppi distinti di pazienti. Il primo gruppo era costituito da anziani, il secondo da ragazzi giovani carenti di vitamina D a causa della scarsa esposizione al sole (senza i raggi ultravioletti l’organismo non è in grado di sintetizzare l’ormone). La somministrazione delle “superpillole” si è rivelata estremamente efficace in entrambi i casi e i ricercatori non hanno registrato effetti collaterali di alcun genere.

 
Secondo Elisabetta Romagnoli, dirigente medico del Policlinico Umberto I e co-autrice dello studio insieme al professor Salvatore Minisola (presidente della Siommms) “Questo metodo permette di soddisfare pienamente quanti soffrono di deficit ormonali più o meno importanti e quanti, per motivi vari, non si espongono abitualmente al sole. Si tratta, in altri termini, della più valida alternativa alla produzione naturale di vitamina D”.

Parole di Lucrezio.Bove