Vinted, attenzione al Fisco: cosa dice la legge al riguardo

Vinted, attenzione al Fisco: cosa dice la legge al riguardo

Vinted, quali sono le nuove regole del Fisco per chi vende online - pourfemme.it

Vinted è la community più famosa per vendere, acquistare o scambiare abbigliamento e accessori nuovi o second-hand. Ma è fondamentale prestare attenzione al Fisco.

Vinted è una community online per l’acquisto, la vendita e lo scambio di articoli nuovi o di seconda mano. È diventata molto famosa in tutto il mondo nel giro di pochi anni: tante persone la utilizzano per disfarsi di ciò che non utilizzano più e per guadagnare qualcosa; altre, acquistando dagli utenti delle “chicche” introvabili altrove, fanno dei veri e propri affari.

Già, perché su Vinted è possibile acquistare e vendere abbigliamento e accessori attuali e del passato, nuovi o usati (per lo più). Una volta ricevuto l’ordine, l’utente ha 5 giorni per preparare il pacco e spedirlo, altrimenti verrà annullato e l’acquirente avrà un rimborso. Si potranno ricevere anche delle recensioni negative per questo. Quindi se si è impossibilitati a spedire, meglio impostare la modalità “vacanza”.  Trattandosi di una vera e propria compravendita con delle transazioni, come bisogna comportarsi con il Fisco?

Vinted e il Fisco: ecco cosa dice la legge e come continuare ad utilizzare la piattaforma con consapevolezza

L’idea di base di Vinted è molto nobile: si è sempre più attenti agli “sprechi” in ogni ambito della vita. Ecco che la piattaforma permette di vendere abbigliamento e accessori che non si utilizzano (ad esempio perché non ci piacciono più, per motivi di taglia) e di acquistare qualcosa che abbiamo sempre voluto (che magari costava troppo) e che ora abbiamo trovato ad un prezzo accessibile proprio grazie ad un altro utente. 

Il Fisco ha stabilito delle regole precise per quanto riguarda l’utilizzo della piattaforma. A partire dal 1° gennaio 2023, alcuni utenti di Vinted sono tenuti a comunicare il modello DAC 7 alla piattaforma (lo conoscono bene coloro che effettuano operazioni transfrontaliere, nell’area dell’Unione Europea). Devono farlo gli utenti che registrano più di 30 vendite nell’arco di un anno o comunque superano la soglia di 2 mila euro di transazioni annuali.

Vinted: cosa dice la legge

Ecco cosa fare per legge quando vendi su Vinted – pourfemme.it

Il documento consta delle informazioni sulle vendite effettuate, delle imposte che si sono pagate e dei dati delle persone a cui è stata spedita la merce. Chi vende in maniera occasionale e non organizzata, dovrà fornire queste informazioni a Vinted, che si occuperà del resto. Quindi non c’è nulla di complicato da fare e non ci sono commissioni da pagare. Il tutto per prevenire le frodi fiscali. Anche perché di solito si tratta di scambi privati e occasionali, non continuativi, non legati ad un’attività organizzata o pubblicizzata.

Proprio perché la vendita è sporadica, non c’è nessun obbligo fiscale.  Qualora invece su Vinted si effettuassero vendite periodiche allo stesso cliente oppure l’attività subisse un incremento considerevole dovuto a tante vendite (con un’entrata media anche di 170 euro al mese), si configurerebbe una vera e propria attività economica soggetta ad obblighi dichiarativi e fiscali.  A questo punto, proprio perché l’attività diventa continuativa, organizzata e con entrate regolari, sarà opportuno valutare di aprire la Partita Iva.

Ovviamente questo significa pagare delle tasse ma assicura di essere in regola con il Fisco (e fare tutto secondo legge).  Il funzionamento di Vinted è davvero facile ed intuitivo e questo ha fatto sì che la piattaforma avesse tanto successo. Lo scopo di base, poi, ha fatto il resto: comprare second-hand non fa solo risparmiare ma è anche vantaggioso per evitare gli sprechi di risorse. Quindi, continua ad utilizzare questa community per guadagnare qualcosa o fare affari. E fai tutto secondo legge, perché, come hai visto, è molto semplice essere in regola.