Valentino in Qatar, la griffe italiana venduta per 700 milioni di dollari

Valentino va in Quatar. Una società del paese asiatico ha rilevato la griffe per una cifra che si aggira sui 700 milioni di dollari. Cosa succederà, ora, a questo brand storico del made in Italy?

Valentino in Qatar, la griffe italiana venduta per 700 milioni di dollari

E’ ufficiale: Valentino è stato venduto ai reali del Qatar. Qualche giorno fa vi avevamo riportato un rumors che vedeva il gruppo Permira, che controllava il fashion brand, in trattative riservate con una società del paese asiatico anzi, con una società che pare essere influenzata dai reali stessi, la Mayhoola for Investments Spc. Sono bastati appena due giorni perché il pettegolezzo si concretizzasse e si trasformasse in realtà. Valentino è ora di proprietà della società Mayhoola for Investments Spc che avrebbe acquistato la griffe per la cifra di 700 milioni di dollari. Il gruppo, secondo quanto riportato nel comunicato stampa rilasciato da Valentino, ha acquistato l’intera partecipazione della società dal fondo Permira e dalla famiglia Marzotto. Ma a questo punto cosa cambierà per la griffe che fa sognare le fashioniste di tutto il mondo?

Sul gruppo che ha acquistato Valentino non si sa molto e non è ancora sicuro che i reali del Quatar non abbiano la loro parte in questa transazione, soprattutto dal punto di vista finanziario. Come ci aspettavamo, nell’acquisto non è coinvolta solo Valentino spa ma anche la licenza del brand M Missoni mentre, per quanto riguarda MCS Malboro Classics, la gestione rimarrà del gruppo Permira.

La società Mayhoola ha prontamente rilasciato delle dichiarazioni “Valentino è da sempre un marchio di grande fascino e di indiscusso posizionamento. Siamo rimasti colpiti dal lavoro fatto in questi anni dai direttori creativi Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli e da tutto il management team guidato da Stefano Sassi. Il nostro obiettivo è quello di supportare il management al fine di raggiungere una piena valorizzazione delle prospettive di questo magnifico marchio. Crediamo inoltre che Valentino sia la base di partenza ideale per creare una più ampia presenza nel settore del lusso“.

Si è detto molto soddisfatto anche Stefano Sassi, amministratore delegato di Valentino, il quale ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione. Negli ultimi anni, nonostante il mercato del lusso presentasse momenti altalenanti, l’azienda ha sempre operato con grande intensità e con un orientamento di lungo termine, finalizzato a cogliere a pieno le grandi potenzialità del marchio. Il lavoro svolto ha portato ad una sensibile crescita del fatturato, pari a circa il 60% tra 2009 e 2012. L’attuale positiva evoluzione di Valentino potrà essere ulteriormente accelerata con il contributo del nuovo azionista“.

Insomma, da questi primi commenti sembra che non ci saranno cambiamenti alla direzione creativa di Valentino e, probabilmente, nemmeno al management ma è troppo presto per dire cosa succederà a questa griffe simbolo del made in Italy.

I rumors sulla vendita di Valentino

La maison Valentino è pronta a fare le valigie per trasferirsi in Qatar? Secondo quanto riportato dal magazine WWD, il gruppo che controlla il fashion brand italiano avrebbe raggiunto un accordo con i reali del Quatar, un rumors che troverebbe fondamento nelle parole di Stefano Sassi, amministratore delegato del fashion brand: “Valentino ha visto crescere l’interesse da parte di numerosi potenziali acquirenti. Lo straordinario lavoro e la visione stilistica dei direttori creativi, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, e la costante crescita dei risultati della società hanno suscitato grande interesse per il brand” e, per confermare almeno in parte le voci che vogliono il brand in vendita ha aggiunto “In questo contesto è stata garantito un periodo di trattative in esclusiva, che avrà termine durante il mese di luglio, a uno dei potenziali compratori, che ha espresso interesse per l’elevato potenziale di Valentino nel lungo periodo.

Ma chi sarà il compratore eletto che è in trattativa con il fondo Permira, la società che gestisce la maison? Si tratterebbe proprio della famiglia reale del Qatar che, sempre secondo WWD, sarebbe interessata anche ad un’altra griffe simbolo del made in Italy: Missoni.

Se ciò fosse realtà cosa succederebbe a Valentino? Un cambiamento di proprietari non necessariamente comporta dei radicali cambiamenti in una società, figuriamoci una realtà ancorata alla tradizione della moda italiana come Valentino. Ci auguriamo che la sede resti a Roma e che tutte le sarte che lavorano per realizzare la moda da sogno della griffe continuino a lavorare per il fashion brand. E poi ci sono i due direttori creativi, i talentuosi Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, che dovrebbero assolutamente restare a Valentino: del resto chi altro, al loro posto, sarebbe riuscito a non farci rimpiangere il fondatore della maison?

In attesa di notizie non ci resta di aspettare la fine di luglio quando, i vertici della maison dovrebbe dare l’annuncio di una possibile vendita. Noi, dal canto nostro, speriamo che Valentino resti in Italia o che, per lo meno, continui ad avere lo stesso stile che ci fa sognare ad occhi aperti.

Parole di Ilaria Galli