Umberto Eco, libri e frasi famose dell'intellettuale italiano [FOTO]

Il profilo di un intellettuale che ha trasformato un’idea in inchiostro, plasmando la modernità con la saggezza di una mente illuminata e anticonformista.

Umberto Eco, libri e frasi famose dell’intellettuale italiano [FOTO]

Umberto Eco porta nel suo cognome il significato profondo del suo pensiero: un’eco che come un rumore di fondo permea l’universo letterario internazionale. Uomo dalla fine sensibilità intellettuale, scrittore di successo con un esordio indimenticabile: il suo primo romanzo, Il nome della rosa (1980), è stato tradotto in 47 lingue e ha venduto oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo. Appassionato di semiotica e mass media, Eco è stato un abile “sfruttatore” della parola e ha usato i libri come strumento per l’evoluzione dell’uomo. Della sua visione della vita sono rimaste anche frasi celebri, incise per sempre nel panorama letterario.

Umberto Eco e la forza dei libri

Umberto Eco è il simbolo di un’anima votata alla continua autoanalisi. Ha spesso dipinto i media come un “contenitore” poco contenitivo per l’imbecillità umana.
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… Perché la lettura è un’immortalità all’indietro”.
Il libro è un viaggio nel tempo.

Libri per sempre

La morte dell’intellettuale, il 19 febbraio 2016, ha potenziato la memoria della sua grandezza letteraria. I suoi libri restano come pietre miliari nell’avanguardia letteraria : suggestivi e acronici, come il best seller Il nome della rosa.
Diario Minimo è il libro in cui Eco fa ridere, ma con intelligenza. E ancora in Come si fa una tesi di laurea consegna al mondo degli studenti universitari una preziosa guida di editoria. Apocalittici e integrati, invece, affronta il tema della comunicazione attraverso fumetti, televisione e letteratura. Celebre la “Fenomenologia di Mike Bongiorno”, uno scritto breve in cui analizza i “fenomeni mediatici” contemporanei.

Le frasi più famose


“Il libro da leggere appartiene a quei miracoli di una tecnologia eterna di cui fan parte la ruota, il coltello, il cucchiaio, il martello, la pentola, la bicicletta”. Un’idea sembra trasparire in modo dominante nella sua filosofia: un libro, al pari di un’arma, può essere a doppio taglio. Se la si usa bene, la lettura è arma da difesa contro le brutture umane, ma se non se ne comprende la potenza può persino distruggere.

“Quando il terrorismo perde, non solo non fa la rivoluzione ma agisce come elemento di conservazione, ovvero di rallentamento dei processi di cambiamento”.

“Mike Bongiorno non si vergogna di essere ignorante e non prova il bisogno di istruirsi. Entra a contatto con le più vertiginose zone dello scibile e ne esce vergine e intatto [… ] pone grande cura nel non impressionare lo spettatore, non solo mostrandosi all’oscuro dei fatti, ma altresì decisamente intenzionato a non apprendere nulla”.

“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli“.

Eco, le frasi oltre il tempo

Il pensiero di Umberto Eco può facilmente definirsi “pionieristico”: un visionario in controtendenza, portatore sano di incertezze sul futuro:
“Io ho il diritto di scegliere la mia morte per il bene degli altri”.
“Per me l’uomo colto non è colui che sa quando è nato Napoleone, ma colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve, e in due minuti”.
Una sintesi sulla sua idea dell’uomo come essere in grado di autodeterminarsi, tramite il libero arbitrio per essere artefice del proprio destino.

Parole di Giovanna Tedde