Tutti gli effetti benefici dei fiori di Bach

I fiori di Bach sono 38, e ognuno cura un particolare disagio dell’animo. A scoprire le virtù di queste piante e usarle in soluzioni alcoliche come medicinali fu Edward Bach.

Tutti voi avrete sentito parlare, almeno una volta, dei fiori di Bach, magari da qualche amico entusiasta o, al contrario fieramente scettico. E magari avete sempre desiderato approfondire ma alla fine avete lasciato perdere. Noi oggi cercheremo fare un po’ di chiarezza a proposito dell’uso e dei benefici di questi preparati fitoterapici, per vedere a chi giovano e in che modo. Innanzi tutto, una premessa, i fiori (o essenze) di Bach, sono inclusi all’interno della grande famiglia di rimedi naturali della medicina olistica, che ha come punto cardine questa affermazione: “curare il malato nella sua interezza e non la malattia”.

Alla base di questo principio, sta la considerazione dell’individuo come un tutto unico (composto di corpo, mente e spirito), in cui qualunque malanno non è che il sintomo di un mancato equilibrio tra le parti. Ma entriamo nel merito dell’argomento odierno e vediamo la storia dell’”inventore” dei fiori di Bach.
 
La storia dei fiori di Bach

Edward Bach era un medico di origine gallese, il quale, tra il 1929 e il 1936, anno della sua morte, dopo aver praticato con successo la medicina tradizionale in un avviato studio londinese, tornato nelle campagne natie si impegnò con tutto se stesso nella ricerca di rimedi ai mali dell’animo, e li trovò nelle virtù di alcune piante. Egli aveva scoperto che ogni essere umano risponde, dal punto di vista emozionale, ad una sorta di griglia uguale per tutti, poiché la coscienza di tutti gli esseri viventi è costruita su un modello comune e risponde alle stesse sollecitazioni. Quando vi è una disarmonia, un’alterazione dello stato di coscienza, magari una condizione di stress emotivo, allora gli esseri umani rispondo secondo 38 specifici modelli di comportamento, da Bach catalogati. Sono le comuni reazioni a traumi, paure, angosce, rabbia, disillusioni, insicurezze, disagi, solitudine… insomma, i dolori dell’animo umano. Ognuno di questi 38 modelli alterati di coscienza, può sfociare in altrettante malattie, associate a quello specifico malessere interiore: dalla gastrite all’ipertensione, dalla psoriasi alla debolezza muscolare ecc., fino alle patologie più gravi. Come avrete intuito, Edward Bach riuscì ad individuare il fiore o la pianta più adatta, per le sue specifiche virtù, ad agire per riportare in armonia quella determinata area di disagio. Vediamo le 38 schede dei fiori di Bach.
 
Quali sono e cosa curano i fiori di Bach

I sintomi principali di disagio sono stati individuati da Edward Bach nel numero di sette – paura, incertezza, insufficiente interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze e alle idee, scoraggiamento o disperazione, preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri – per ognuno dei quali sono indicati alcuni fiori specifici e non altri. Il totale di tutti i fiori per i sette sintomi di malessere è, come anticipato, di 38. Questo comprende l’intera gamma umana di possibili disagi emotivi e psichici, ma anche fisici. Ecco, di seguito, la scheda con i 38 fiori e i disturbi che possono guarire.

  • Paure e preoccupazioni:
    Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestut
  • Incertezze e dubbi:
    Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat
  • Insufficiente interesse per il presente:
    Clematis, Honeysuckle, Wild Rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud
  • Solitudine:
    Water Violet, Impatiens, Heather
  • Ipersensibilità e iperinfluenzabilità:
    Agrimony, Centaury, Walnut, Holly
  • Disagio, sconforto, disperazione:
    Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple
  • Atteggiamenti eccessivi con sé e con gli altri:
    Chicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Water

 
Come scegliere i fiori di Bach e quali sono i benefici

Scegliere il fiore di Bach perfetto per noi non è così automatico. On line esistono dei test che possono aiutare ad individuare le essenze che fanno per noi, ma meglio sarebbe affidarci ad un bravo terapeuta, un medico esperto in medicina naturale e fiori di Bach, che attraverso un colloquio sia in grado di farci arrivare da soli a capire qual è il nodo da sciogliere, e il fiore che può aiutarci a farlo. Dopodiché non ci resta che andare in farmacia per acquistarlo. Le essenze sono diluite in soluzione alcolica a base di brandy (che è uno stabilizzatore) e vanno somministrate in questo modo: quattro volte al giorno (dopo i pasti principali e a metà mattina e pomeriggio) si prenderanno 2-4 gocce di preparato sotto la lingua, proprio come i prodotti omeopatici, o diluite in poca acqua. Non esistono controindicazioni, effetti collaterali o sovradosaggio. I benefici, secondo chi li adopera, sono non immediati ma abbastanza rapidi, e maggiormente evidenti nei bambini e negli adolescenti. Ad uno stato di stress, di ansia e di difficoltà relazionale subentra una maggiore armonia psicofisica, consapevolezza ed energia fisica. Non vi resta che provare…
 
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Parole di Paola Perria