Tumori, scoperto il codice di autodistruzione delle cellule: nuova frontiera per la terapia

Una scoperta che consentirebbe di archiviare l'uso della chemioterapia e ridurre i rischi di effetti collaterali sul genoma delle cellule. Un passo avanti notevole che sfrutta gli strumenti naturali in possesso dell'organismo.

Tumori, scoperto il codice di autodistruzione delle cellule: nuova frontiera per la terapia

Foto: Pixabay

Una scoperta porta la ricerca più avanti in materia di tumori: trovato il codice di autodistruzione delle cellule, chiave per nuove terapie che potrebbero archiviare la chemio. Quest’ultima, infatti, alterando il genoma della cellula costituisce potenziale causa di tumori secondari.

La nuova frontiera della ricerca

Il futuro delle cure anticancro potrebbe risiedere nella recente scoperta del codice di autodistruzione delle cellule.

Grazie a questo passo avanti, da un punto di vista terapeutico sembra avvicinarsi la possibilità di creare terapie utili a ‘spingere al suicidio’ soltanto le cellule tumorali, preservando la salute delle altre.

Si tratta di una novità scientifica in arrivo dall’università statunitense di Northwestern, i cui risultati di ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications.

In cosa consiste il codice di autodistruzione?

Il codice di autodistruzione cellulare consisterebbe in una sorta di ‘stringa’ di informazioni racchiuse all’interno di ogni cellula umana. Esso si attiva quando quest’ultima viene trasformata a causa del tumore.

Dove si trova esattamente il codice? Esso è contenuto in una proteina che controlla la produzione della molecola di Rna. Stando al coordinatore della ricerca americana, Marcus Peter, conoscere il codice consente di non ricorrere alla chemioterapia e, quindi, di non interferire con il genoma.

Attraverso questo meccanismo si possono controllare le armi anticancro, ovvero i micro Rna (che sono normalmente usati dall’organismo per aggredire le cellule malate).

Tramite questo iter naturale, già a disposizione del corpo umano, non occorrerà trovare una nuova sostanza artificiale in grado di annientare il tumore. Questo permette di abbattere i notevoli rischi collaterali insiti nella chemioterapia.

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Parole di Giovanna Tedde