Tumore alla testa: primo paziente in Italia in cura con l'adroterapia

Iniziate le cure con l'adroterapia anche in Italia, benché ancora in forma sperimentale. L'adroterapia è indicata per tutti quei tumori che sono impossibili da raggiungere chirurgicamente o da trattare con la radioterapia. Un grande progetto italiano.

Tumore alla testa: primo paziente in Italia in cura con l’adroterapia

Un tumore alla testa difficile da curare. Grazie all’adroterapia però ora ci sono nuove possibilità. E’ stato ultimato infatti il trattamento terapeutico per il primo paziente del CNAO, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica, inaugurato nel 2010 e solo ora alle prese con i primi pazienti, in via sperimentale. A darne notizia, il direttore dello stesso centro, il professor Roberto Orecchia, nel corso di un congresso sulla radioterapia, che ha spiegato: ”si tratta di un progetto innovativo che si basa sull’uso terapeutico di ioni pesanti (protoni e ioni di carbonio) che possono essere efficaci solo per alcuni tipi di tumore.

L’adroterapia non è per tutti i pazienti ed è per questo che i prossimi casi saranno selezioni secondo criteri clinici stabiliti dal CSS (Consiglio Superiore di Sanità) e da un comitato scientifico ed etico. La struttura non vuole diventare un centro della speranza ma un centro specializzato, collegato con le radioterapie oncologiche regionali che invieranno casi particolari”. E’ così dunque che funzionerà per le prossime 230 persone inserite nel protocollo sperimentale e poi a partire probabilmente dal 2013, quando inizierà la vera pratica clinica, e si potranno curare circa 3.000 persone ogni anno, tutte in regime ambulatoriale.
 
Quali sono le caratteristiche dell’adroterapia? Una potenza tripla rispetto ai raggi comunemente usati, ma soprattutto una maggiore precisione (millimetrica), diretta. Il che permetterà di arrivare a colpire cellule cancerogene in profondità, fino a 27-28 cm, senza intaccare gli organi circostanti, dunque con effetti collaterali minimi. Come ha però sottolineato il prof. Orecchia, non tutti i casi oncologici sono indicati per questa terapia (che si avvale di un acceleratore nucleare proprio), ma solo sarcomi, tumori pediatrici, al polmone, al pancreas, alle ghiandole salivari, agli occhi (a questo proposito è già attivo un centro a Catania), alla testa, al cervello, al midollo spinale, e della zona pelvica.