Di Claudia Sobrero | 8 Gennaio 2011
Oggi parliamo di trucco antiage, o meglio vediamo come si può realizzare un bel trucco per la sera che permette di avere un aspetto giovane e aiuta a mascherare rughe e linee di espressione e permette di aprire lo sguardo. Sappiamo bene che una volta superati gli anta è molto importante usare creme specifiche che aiutano a nutrire la pelle e a combattere i segni del tempo, ma per avere un viso fresco e luminoso e molto importante il make up, è necessario realizzare una base luminosa usando un fondo leggero e non appesantire lo sguardo usando prodotti troppo coprenti e forti che finiscono nelle linee di espressione evidenziandole.
Oggi vi propongo un tutorial in cui il Makeup Artist Wayne ci mostra come realizzare un bellissimo trucco elegante e intrigante perfetto per le ragazze che hanno superato gli anta e che sanno che il make up può essere un utilissimo alleato.
Per prima cosa realizzate il trucco occhi, stendete una base su tutta la palpebra, applicate un ombretto nero all’angolo esterno dell’occhio e sfumatelo nella piega e sulla palpebra mobile senza arrivare all’angolo interno, applicate lo stesso ombretto sotto le ciglia inferiori, poi tracciate una linea con la matita nera all’attaccatura delle ciglia superiori e applicate la stessa matita anche nell’angolo interno dell’occhio. Per finire applicate un ombretto avorio shimmer all’angolo interno dell’occhio in modo da aprire lo sguardo e curvate le ciglia e applicate il mascara.
Ora occupatevi della base trucco, applicate un primer antiage in modo da distendere i tratti e levigare la pelle, applicate un fondotinta liquido leggero in modo da uniformare il colorito e sfumatelo con le dita o con il pennello, usate un correttore liquido illuminante per coprire le occhiaie, fissate il tutto con un velo leggero di cipria e applicate un blush pesca sulle guance per avere un aspetto radioso e fresco.
Le labbra sono molto naturali per cui vi consiglio di applicare un lip gloss sui toni del pesca o un rossetto nude sheer con sottotono caldo.
Parole di Claudia Sobrero