Trattamento viso a base di sangue come Kim Kardashian: contrae una grave infezione

La moda della 'vampire facial' spopola tra le più avventurose clienti dei centri estetici di mezzo mondo. Per una di loro, però, l'esperimento sulle orme della star ha avuto un risvolto davvero pericoloso.

Trattamento viso a base di sangue come Kim Kardashian: contrae una grave infezione

Voleva assolutamente sperimentare la ‘vampire facial’, trattamento viso a base di sangue promosso sui social da Kim Kardashian, ma per un’avventurosa cliente qualcosa è andato storto. Così, quello che doveva essere un piccolo capriccio di bellezza si è rivelato occasione per mettere in pericolo la sua stessa vita con una severa infezione.

Malattia infettiva dopo la ‘vampire facial’

Il trattamento viso ‘vampire facial’, detto anche ‘vampire facelift’, spopola tra le star e ha trovato una convinta promotrice in Kim Kardashian, che vi avrebbe intravisto un vero e proprio segreto di imperitura bellezza.

Si tratta di una maschera per il viso a base di sangue. Certo un tantino ‘splatter’, ma secondo decine di celebrities davvero utile. Ci sono, però, rischi assolutamente non trascurabili dietro questa pratica, e si sono condensati in un caso che ha fatto il giro del mondo.

Per testare l’efficacia del ‘miracolo’ promesso da tanti vip, prima fra tutti proprio la Kardashian, una cliente ha scelto di sottoporsi al discutibile trattamento in una spa del New Mexico, precisamente ad Albuquerque.

La maschera ottenuta dal suo sangue, però, le ha causato una grave malattia infettiva, trasmessa dagli aghi. Immediate le indagini sulla vicenda, con annesso invito delle autorità a prestare la massima attenzione.

Struttura chiusa, alto rischio per i clienti

La struttura cui si è rivolta la cliente che ha contratto l’infezione è stata posta sotto sequestro. Le autorità lavorano sul caso e i distretti sanitari hanno fatto appello ai clienti perché si sottopongano a test per epatite e Hiv.

La ‘vampire facial’ è un trattamento che consiste essenzialmente nel prelievo del sangue della persona che decide di farlo. Questo viene centrifugato per l’estrazione delle piastrine, poi sospese nel plasma, che così ‘arricchito’ viene iniettato per via sottocutanea con microaghi.

Un’alternativa è quella di applicare il materiale sul viso. Secondo i sostenitori di questo metodo, esso attenuerebbe le rughe, migliorando l’aspetto della pelle.

Parole di Giovanna Tedde