7 trappole mentali che ti fanno diventare ansiosa

Non è mai troppo tardi per cambiare le abitudini nocive al nostro benessere psicologico!

7 trappole mentali che ti fanno diventare ansiosa

Foto Pixabay | MarieXMartin

Sebbene nessuno di noi inizi la giornata con l’obiettivo di sentirsi più preoccupato o stressato, ci sono sicuramente alcune abitudini che peggiorano l’ansia, senza che ce ne rendiamo conto: insomma delle vere e proprie trappole mentali. Continuando a perpetuare abitudini negative, rischiamo non solo di aumentare il nostro livello di stress, ma anche di creare schemi di pensiero negativi e sentirci di conseguenza sempre più ansiosi. Ma ci sono buone notizie! Una volta che ci rendiamo conto di quali sono le abitudini nocive al nostro benessere, è abbastanza facile cambiarle o persino sostituirle con abitudini più sane. Per aiutarvi a individuarle, ecco alcuni esempi di trappole mentali, che rischiano di renderci più ansiose.

Pianificare troppo

Anche se ci sentiamo super produttive, a volte non vale la pena sovraccaricare il nostro programma. Spesso e volentieri, tendiamo a pianificare eccessivamente la nostra vita, nel tentativo di vedere troppe persone o partecipare a troppi eventi. Un primo passo per diminuire il livello d’ansia, è scegliere selettivamente i compiti più importanti e rinunciando ad altri, così da concederci anche pause e momenti di puro relax.

Assumere troppa caffeina

Molti di noi hanno bisogno di una o due tazze di caffè per iniziare la giornata, ma questo rischia di aumentare i nostri livelli di ansia. La caffeina è apparentemente innocua, tuttavia, quando si tratta di ansia, questa sostanza rischia di accendere o aumentare i nostri sintomi. In effetti, i sintomi che scatena un’assunzione elevata di caffeina sono i medesimi dell’ansia, come aumento del battito cardiaco, irrequietezza, sudorazione, nervosismo e vertigini.

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Essere sempre in ritardo

Soffermiamoci ora sulla nostra routine mattutina. Ci diamo a malapena il tempo per prepararci? Siamo costantemente in ritardo? Questi meccanismi non fanno altro che aumentare le sensazioni fisiche di ansia nel nostro corpo. Quando siamo in ritardo, il cuore inizia a battere più velocemente e le ghiandole sudoripare si attivano. Potrebbe persino capitare di avere vertigini, fiato corto o nausea. Cerchiamo quindi di prepararci con un certo anticipo, magari puntando la sveglia un po’ prima!

Camminare velocemente

Quante volte ci ritroviamo a camminare a ritmo di marcia per raggiungere la fermata del bus o l’auto che abbiamo parcheggiato fuori dal supermercato. Bene, questa è un’altra abitudine che rischia di aumentare ulteriormente il nostro livello di ansia, dal momento che, quando il corpo si muove rapidamente, la frequenza cardiaca e il respiro accelerano. Si innesca, inoltre, una sorta di memoria muscolare. Infatti, dal momento che tendiamo a muoverci velocemente quando siamo in ritardo, il corpo riconosce questi sintomi fisici e si sente sotto stress. Proviamo a rallentare!

Controllare le ore di notte

Svegliarsi nel cuore della notte e controllare immediatamente l’ora può sembrare positivo, ma non è una buona abitudine per gli ansiosi. Quando la nostra ansia è causata da problemi di sonno o insonnia, controllare continuamente l’ora può essere molto dannoso per il nostro benessere, dal momento che non fa che innescare altra ansia per il fatto di non riuscire a dormire abbastanza.

Non regolare la respirazione

La respirazione superficiale è un’altra abitudine che molti di noi hanno ed è uno di quei fattori che può peggiorare la nostra ansia. Capita spesso alle persone ansiose di trattenere il respiro o respirare male, senza accorgersene. Questo accade perché la risposta naturale del nostro corpo all’ansia è irrigidirsi, costringendo i polmoni e le vie respiratorie. Fare un respiro profondo aiuta a rilassare il sistema nervoso parasimpatico, permettendo al corpo e alla mente di distendersi.

Controllare i social media

Vogliamo tutti rimanere in contatto con i nostri amici, vedere gli ultimi meme e i post che hanno pubblicato i nostri contatti. Ma spesso trascorrere molto tempo sui social ha un costo. Quante volte ci è successo di controllare Facebook “solo un minuto” ed emergere due ore dopo, con la sensazione di esserci persi? Sono ormai diversi gli studi che hanno messo in luce la correlazione tra il tempo trascorso sui social e l’ansia. Questo non vuol dire che non possiamo più entrare su Facebook e Instagram, ma dobbiamo cercare di farlo con moderazione, magari impostando una sveglia, che scandisca il tempo che passiamo sui social.

Parole di Linda Pedraglio