La Fendi Moonlight è la borsa di cui andremo pazze questa primavera

L'ultima creazione della maison romana è già un must have della primavera ed è semplicemente perfetta per ogni occasione

La Fendi Moonlight è la borsa di cui andremo pazze questa primavera

Foto | Fendi

È appena arrivata e già si è guadagnata il titolo di borsa cult della primavera/estate 2021: stiamo parlando della Moonlight, la nuovissima creazione firmata Fendi e presentata durante l’ultima settimana della moda. La maison romana ha una lunga tradizione di borse iconiche e l’ultima arrivata è già pronta per non essere da meno.

Il nome prende ovviamente spunto dalla forma, che ricorda proprio una mezzaluna. Il design particolare vede impunture evidenti, accessori in metallo dorato, un dettaglio rigido in plexiglass tartarugato che circonda la parte tonda della borsa. Non può mancare sulla patta per la chiusura il logo Fendi. Al suo interno troviamo uno scompartimento foderato e una piccola tasca.

Può essere portata a mano, a spalla ma soprattutto cross body, come amano fare influencer e it girls, grazie alla tracolla regolabile.

I colori disponibili, per ora, sono sette: azzurro, bianco, nero, arancio, giallo, grigio, verde oliva e cuoio. Ai colori lunari sono alternate tonalità calde, perfette per la bella stagione.

La borsa è proposta in una sola dimensione al momento, ma non è detto che in futuro non vengano creati diversi formati, come successo per esempio per un altro modello storico (e amatissimo) di Fendi, ovvero la Peekaboo.

Il prezzo? 1550 €.

Moonlight, un vero un concetto di borsa trasversale

La Fendi Moonlight rappresenta una nuova generazione di borse, pensate per adattarsi alla vita di tutti i giorni come alla sera.

Una vita sempre più dinamica e meno rigida, così come la moda, ha bisogno di accessori e dettagli capaci di adattarsi e seguire lo stile personale di chi la indossa. Perciò, questa semplice ma rifinita tracolla va bene in qualsiasi occasione.

Grazie alle sue linee pulite e senza tempo è sempre perfetta

Parole di Carlotta Tosoni