Di Cinzia Iannaccio | 14 Settembre 2011
Il suo bimbo è nato a Luglio presso il policlinico Agostino Gemelli di Roma ed è tra i neonati risultati positivi alla TBC. Ora però anche lei, una mamma, ha scoperto di essere stata contagiata ed ha presentato una denuncia, la prima di un singolo civile. Mentre impazzano le polemiche sugli eventuali ritardi e colpe e la procura di Roma ipotizza il reato di epidemia colposa, tante famiglie si trovano a fare i conti col rischio di una malattia che forse pensavano addirittura debellata in Italia. Così purtroppo non è.
Dalle istituzioni sanitarie arrivano rassicurazioni circa il pericolo di contagio negli asili nido della capitale, ma l’ansia ed il panico dei genitori non si possono placare con le parole. Occorrono i fatti: garantire vaccinazioni e controlli igienico-sanitari più appropriati, ovunque nei luoghi pubblici. Ma con la crisi del Servizio Sanitario Nazionale, la cosa sarà possibile? Lo speriamo, e che ci siano ancora lungamente i fondi per trattare quanti più bambini possibile, ne avranno necessità.
Parole di Cinzia Iannaccio