Di Assunta Corbo | 26 Maggio 2010
Fare shopping ora è diventato cosa d’altri tempi. Dimenticate la carta di credito e immaginatevi l’epoca del baratto. Quello che richiede uno scambio equo tra prodotti. Dalla serie io ti do questo e tu cosa mi dai? Per dargli un tono ha anche assunto un nome particolare: swap party. In pratica il baratto modaiolo. E’ un vero fenomeno in questo momento che prevede appuntamenti itineranti in giro per l’Italia e negozi. Non solo, ci si può scambiare abiti e accessori anche in rete.
Si può vivere come il rinnovo intelligente del proprio guardaroba ma di certo è legato anche al particolare momento di difficoltà economica che ne ha determinato il successo. Lo swap party è l’arte di rifarsi il guardaroba senza mettere mano alla carta di credito ma piuttosto mettendo ordine nel proprio guardaroba o nella propria scarpiera. Esistono negozi e appuntamenti itineranti in tutta Italia dove potersi scambiare capi di abbigliamento ma anche accessori di ogni genere.
A Milano esiste l’Atelier del riciclo dove si organizzano swap party ma anche veri e propri corsi su come eseguire al meglio gli scambi e il riciclo. Altri punti dedicati al baratto modaiolo sono presenti a Bergamo, a Foggia, a Roma, a Firenze, a Verona e a Bologna. Qui esiste il negozio I love Shopping creato da Tamara Nocco che ha anche fondato lo Swap club Italia (www.swapclub.it). Un sito internet dove è possibile scambiarsi gratuitamente abiti e accessori e dove si possono tenere d’occhio gli appuntamenti con gli swap party in giro per l’Italia.
Qualcuno di voi l’ha già provato? Raccontanteci la vostra esperienza.
Parole di Assunta Corbo