Strumenti necessari per il restauro di mobili (prima parte)

Ecco una lista dettagliata degli strumenti necessari da tenere nel proprio laboratorio di restauro mobili. Oggetto per oggetto vediamone le caratteristiche e l'impiego.

Strumenti necessari per il restauro di mobili (prima parte)

Foto di Billion Photos/Shutterstock.com

Abbiamo visto insieme qualche giorno fa, come e dove cercare i mobili giusti da restaurare. Possiamo trovarli nelle soffitte di vecchi zii, cantine o perché no recarci presso mercatini dell’antiquariato che puntuali ogni domenica si presentano un po’ là e un po’ qua in tutta Italia. Una volta trovato il soggetto su cui lavorare però dobbiamo assicurarci di avere pronto per l’occorrenza tutto il materiale per agire sul legno. E’ indispensabile però procurarci anche tutti gli strumenti del mestiere: vediamoli insieme e analizziamo le loro funzioni pratiche.

Lima: utile per modellare e rifinire le parti. Formato da un’impugnatura in legno e una lama metallica provvista di una fitta trama a rete più o meno fitta, in base alla superficie da lavorare.

Martello: differenziabili in martelli da meccanico, con battente dritto e martelli da falegname, con battente inclinato verso il manico, con coda biforcuta per l’estrazione di chiodi.

Metro: generalmente pieghevole o avvolgibile, da tenere a portata di mano per rilevare misure.

Morse: si possono utilizzare per tenere fermi pezzi da incollare tra loro oppure per bloccare tra di loro componenti in lavorazione ma anche per decine di altre funzioni. Esistono infatti diverse tipologie in base all’uso previsto: morsetti reggenti, a “C”, a serraggio rapido, morsetti da cornice, a cinghia e la morsa da banco.

Pennelli: sicuramente migliori sono quelli con peli di fibra naturale. Necessitano di buona cura: alla fine di ogni uso andrebbero lavati, asciugati e unite le fibre con della colla da parati (che si scioglie con acqua). Ne esistono diverse grandezze e tipologie (es.: piatti e tondi).

Pialla: utilizzata per lisciare le superfici in legno asportandone ad ogni passaggio una quantità, più o meno sottile in base alla regolazione impostata. In genere non viene utilizzato per le azioni di restauro visto la sua azione “distruttiva”: togliendo materiale infatti non si può considerare utile per il mantenimento e la conservazione del mobile.

Vediamo ora in quest’altra pagina altri strumenti utili per le operazioni di restauro dei mobili.

Parole di Ryan86