Storie estive: come farle durare?

Le storie estive lasciano sempre dei ricordi unici. Spesso però la cosa più difficile è far durare queste storie anche una volta tornate in città.

Storie estive: come farle durare?

La prima domanda da porci è essenzialmente: siamo sicuri di volere che una storia estiva duri anche in città? In realtà il bello di molti flirt o storielle consumate al mare, è proprio la loro brevità e intensità. Se però vi capita (cosa non infrequente…) di innamorarvi la questione si complica: le variabili da valutare sono tantissime. Prima di tutto l’età: un conto se avete 14 anni e un conto se ne avete 30. Con questo non voglio certo dire che i sentimenti a 14 anni siano meno veri e forti di quelli delle persone più grandi, ma se incontrate ad esempio un ragazzo che vive molto lontano da voi, le occasioni per frequentarsi potrebbero essere pochissime se siete molto giovani.

C’è da considerare anche il fatto che spesso le storie estive cominciano in un contesto totalmente diverso da quello della vita di tutti i giorni: siamo sereni, abbronzati, senza lavoro o problemi a cui pensare è decisamente più facile innamorarsi.
 
Capita infatti sempre più spesso di innamorarsi di persone che in città non ci capiterebbe neanche di incontrare: diversissime da noi per abitudini e per idea di vita.
 
Se invece credete che il vostro amore sia vero e che la storia abbia chances di durata…perché non provarci? Un amore estivo può anche trasformarsi in una vera storia a patto di capire fin dall’inizio le problematiche che dovrete affrontare.
 
L’uomo dei nostri sogni estivi però potrebbe trasformarsi anche in una cocente delusione una volta tornati in città: le storie infatti vanno coltivate giorno dopo giorno, con pazienza e molta disponibilità.
 
Valutate bene però prima di imbarcarvi in una situazione più grande di voi: i dolori e le emozioni delle storie estive sono davvero belle da ricordare e forse molto spesso è meglio che rimangano tali.
 
Fotografie tratte da
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