Stop Asian Hate: il movimento contro il razzismo nato negli USA e sostenuto dalle celebrity

Il razzismo in USA è una vera e propria piaga violenta. La comunità asiatica ha deciso di rispondere alle discriminazioni chiedendo rispetto e diritti

Stop Asian Hate: il movimento contro il razzismo nato negli USA e sostenuto dalle celebrity

Foto Getty Images | Alexi Rosenfeld

Nell’ultimo anno negli Stati Uniti si calcola che gli episodi di violenza contro i membri della comunità asiatica siano aumentati del 1900%, per un totale di circa 3800. Sono, infatti, numerosissime le violenze e gli atti di bullismo nei confronti delle persone asiatiche, sia immigrate che nato su suolo americano, perché accusate di essere la causa della diffusione del Covid. Questo clima di tensione ha portato alla nascita del movimento Stop Asian Hate.

Aggressioni, omicidi e perfino stragi come quella di Atlanta di pochi giorni fa, dove un uomo ha uccio 8 donne di cui 6 asiatiche, sono l’espressione di quella piaga che è il razzismo, un problema molto grave e serio che in USA sta portando nell’ultimo anno a diverse manifestazioni.

Le cosiddette minoranze stanno reagendo alla supremazia bianca che caratterizza il paese: la comunità afroamericana, quella ispanica e ora quella asiatica non ci stanno e chiedono rispetto.

Stop Asian Hate: le celebrity che sostengono il movimento

Lo stesso Donald Trump ha alimentato la discriminazione nei confronti degli asiatici, utilizzando termini come kung flu per definire il Coronavirus, sostanzialmente dando tutta la colpa alla Cina della pandemia. Tutto il contrario di Joe Biden, che ha invece duramente condannato questo atteggiamento razzista.

Negli Stati Uniti i cittadini di origine asiatica sono 21 milioni, una grossa fetta della popolazione che si è sentita attaccata e denigrata nella sua totalità.

Questo ha portato a numerose proteste, sostenute anche da tanti vip (proprio come era accaduto per il Black Lives Matter) di origini cinesi, giapponesi, coreane e filippine, ma non solo, che hanno voluto sottolineare la necessità di combattere il razzismo al grido di Stop Asian Hate.

Lucy Liu, Kim Kardashian, Daniel Dae Kim, Olivia Munn, Sandra Oh, Katy Perry, Miley Cirus, Bella Hadid sono solo alcune delle personalità che hanno utilizzato i social per sostenere il movimento.

Anche i BTS si sono esposti in merito alla questione  Stop Asian Hate Movement. La boy band sudcoreana, che vanta un seguito mondiale di portata gigantesca, ha deciso di condividere su Twitter la propria posizione contro la violenza e la discriminazione delle popolazioni asiatiche.

Parole di Carlotta Tosoni