Le donne da 3 stelle Michelin: l’Italia in testa alla classifica

Sono 131 i ristoranti che hanno questo riconoscimento nel mondo, appena il 4% è guidato da donne. Menzione speciale per il nostro Paese con più donne tristellate

Le donne da 3 stelle Michelin: l’Italia in testa alla classifica

Foto Getty Images | David Silverman

Nonostante nelle nostre case ancora troppo spesso la cucina venga considerata un luogo “da femmine”, le donne che riescono a fare carriera all’interno di una brigata di un ristorante sono poche. Figurarsi poi quelle che riescono a raggiungere uno dei massimi riconoscimenti nel mondo della ristorazione: le 3 stelle della Guida Michelin. Ecco chi sono.

La matriarca, Eugénie Braizer

Non si può non fare menzione a Eugénie Brazier, classe 1895, la più celebre delle madri di Lione, prima donna ad ottenere le tre stelline e che, giunta a questo traguardo, non volle fermarsi. Arrivando ad essere il primo chef, battendo anche le controparti maschili, a fregiarsi di ben 6 stelle in 2 diversi ristoranti nel 1933.

L’esosa, Anne Sophie Pic 

Anne Sophie Pic, nata a Valence, nella regione francese del Rodano-Alpi, oggi ha 51 anni ed è la donna che detiene più stelle Michelin in assoluto. 3 alla Maison Pic di Valence, dove propone cucina d’oltralpe, 2 per Dame de Pic a Londra, altre 2 a Losanna dove all’interno dell’hotel Beau-Rivage Palace il ristorante porta il suo nome, An e l’ultima al Dame de Pic di Parigi.

Tutte le italiane

L’Italia merita una menzione speciale quando si ammira la volta stellata della Michelin: il nostro è infatti il paese con più donne tristellate al mondo. Cristina Bowerman con la sua cucina molecolare alla Glass Hostaria di Roma; Annie Féolde, anche se di origini francesi, al Ristorante Enoteca Pinchiorri di Firenze; Al Sorriso, in Piedmont, Luisa Marelli Valazza; a seguire, Nadia Santini nella cucina di Dal Pescatore a Canneto sull’Oglio e la messicana Karime Lopez dell’Osteria Gucci di Firenze.

Il futuro, Marianna Vitale

Marianna Vitale guida la cucina del ristorante Sud di Quarto, alla periferia di Napoli. Per il momento, ma solo per il momento, fiero di esporre 1 stella assegnata dalla Michelin. La vera gloria, però, è arrivata con il titolo di Chef Donna 2020. Il riconoscimento ha l’obiettivo di celebrare il talento femminile nell’alta ristorazione, ma potrebbe anche essere solo il trampolino di lancio verso le altre due stelle.

Parole di Alanews