Staminali, quelle del grasso utili per ricostruire il seno

Le cellule staminali adulte del tessuto adiposo, ovvero quello che si preleva con la liposuzione, sono importanti nell'autotrapianto in casi di chirurgia plastica ricostruttiva.

Staminali, quelle del grasso utili per ricostruire il seno

Sono preziose le cellule staminali. Anche quelle prelevate dal tessuto adiposo. Un interessante studio condotto dai ricercatori dell’Istituto Tumori Regina Elena e dell’Istituto San Gallicano, ha dimostrato come queste siano in grado di facilitare la ricostruzione dei tessuti anche dopo una mastectomia, ovvero l’asportazione del seno in seguito ad un tumore. La Dottoressa Rita Falcioni del Laboratorio di Oncogenesi molecolare del Regina Elena spiega gli obiettivi del lavoro della sua equipe.

“ Il nostro scopo era quello di comprendere come incrementare la rigenerazione del tessuto tolto dopo l’intervento chirurgico”. Dunque 15 donne sottoposte a quadrantectomia e mastectomia, sono state autotrapiantate con le cellule staminali adulte prelevate dal loro tessuto adiposo. Questo dopo aver isolato e purificato le cellule stesse dal grasso. Ebbene si è dimostrato che queste staminali, esprimono le loro potenzialità rigenerative dei tessuti anche a lungo termine, fino a tre mesi, contribuendo in modo determinante alla nuova vascolarizzazione del tessuto e alla sua rigenerazione. In particolare è stata evidenziata la capacità di queste cellule di differenziarsi in “adipociti” anche dopo tre mesi di coltura in vitro. Il che è fondamentale per aiutare i pazienti sottoposti a chirurgia plastica ricostruttiva, come nel caso di un tumore al seno, in caso di ferite e traumi, interventi chirurgici di vario tipo, ustioni.
 
In chirurgia plastica ricostruttiva negli Stati Uniti sono già trattate con questa tecnica almeno 400.000 persone l’anno, cioè con un autotrapianto di tessuto adiposo prelevato attraverso una semplice e rapida liposuzione. Ma scoprire la durata e la potenzialità di queste cellule è un sicuro passo in avanti che permetterà una migliore qualità della vita post-chirurgia a tutte le pazienti, oltre che per l’aspetto estetico, anche per la rigenerazione tissutale. La ricerca italiana è stata pubblicata nei giorni scorsi sulla rivista scientifica internazionale “Cell Trasplantation”.