Staffetta azzurra: il trionfo in pista delle atlete è il simbolo dell'integrazione culturale che vince

Una vittoria tutta azzurra che ha il sapore della rivincita sociale, in seno a un dibattito sempre più aspro in tema di integrazione. Così l'oro conquistato ai Giochi del Mediterraneo diventa spunto per un accento critico di natura politica.

Staffetta azzurra: il trionfo in pista delle atlete è il simbolo dell’integrazione culturale che vince

Il trionfo azzurro nella staffetta 4×400 ai Giochi del Mediterraneo è un oro che tracima nel dibattito politico. Non soltanto simbolo dello sport che avanza ma anche di una vittoria multiculturale che si impone anche a livello politico. A Tarragona, insieme alle atlete Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot hanno tagliato il traguardo anche i buoni propositi di un’integrazione che funziona.

Staffetta 4×400: oro italiano, non solo nello sport

Forti, fortissime: sono quattro le atlete italiane che hanno regalato allo sport azzurro uno strepitoso oro nella staffetta 4×400 ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona.
Una vittoria che è stata celebrata sui social con una notevole risonanza anche in termini di plauso al portato simbolico di questo trionfo. Il traguardo è arrivato nelle stesse ore in cui, a Pontida, si teneva il raduno storico della Lega Nord.
Così, il quartetto di atlete è stato presto ribattezzato “La risposta all’Italia razzista di Pontida”, da parte di un pungente Roberto Saviano via Twitter.
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Nella mole di commenti piovuti sul web, non sono mancate parole polemiche per un’Italia rappresentata da quattro ragazze di colore.
Ovviamente, lo sport e la grandissima prova delle azzurre brillano di luce propria e hanno vinto su tutto il resto, critiche comprese.

Parole di Giovanna Tedde