Sonnambulismo infantile, cause e come comportarsi

Il sonnambulismo è un disturbo del sonno che non è assolutamente da considerare grave, semplicemente una caratteristica individuale del bambino che termina con lo sviluppo.

Sonnambulismo infantile, cause e come comportarsi

Più frequente di quanto non si immagini, il fenomeno del sonnambulismo infantile spaventa moltissimo i genitori dei bambini che ne soffrono. Non tanto per motivi di carattere fisiologico, quanto per le possibili conseguenze pratiche, legate al vagare per la casa e anche fuori. In realtà, come vedremo, si tratta di una fase (si stima che episodicamente possa capitare ad un bimbo su 3 almeno una volta nella vita) che non deve suscitare particolari timori, così come non devono creare panico i vari disturbi del sonno che possono affliggere l’età infantile, come ad esempio gli incubi notturni o il somniloquio (parlare nel sonno). Ma perché un bimbo diventa sonnambulo, e come bisogna comportarsi per evitargli possibili danni fisici, e nello stesso tempo non provocargli traumi?

Sonnambulismo infantile, le cause

Le cause del sonnambulismo infantile, disturbo specifico di parasonnia (analogo, quindi, agli incubi e alla sindrome della gambe senza riposo), sono sconosciute, anche se si ipotizza che alla base ci sia un problema al meccanismo che regola il passaggio dal sonno alla veglia. Spesso ereditario, il sonnambulismo colpisce più frequentemente i maschietti in età compresa tra i 5 e i 12 anni, e quindi tende e scomparire in modo naturale con lo sviluppo, perciò le mamme e i papà non devono preoccuparsi.

Non si tratta di una malattia neurologica, il bimbo sonnambulo è perfettamente sano e normale, tuttavia, come sempre quando si rilevano piccole anomalie nel comportamento dei più piccoli, in questa fase si dovrà stare particolarmente attenti ad eventuali ulteriori segnali che possano far ipotizzare un disagio emotivo (legato in generale alla crescita e alle sue fasi). Per questo il pediatra andrà regolarmente tenuto al corrente di questi episodi. Contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare, il sonnambulismo non è legato ai sogni e, anzi, si verifica nella fase non REM , perciò non esiste pericolo che il bimbo si metta ad eseguire le azioni che si vede fare nel sogno.

Sonnambulismo infantile, come comportarsi

Come si devono comportare i genitori che si accorgano che il proprio bambino soffra di episodi di sonnambulismo? Evitare terapie farmacologiche di alcun tipo e, invece, mettere la casa, e in primis la sua cameretta, al sicuro. Bloccare le finestre e le porte, mettere cancelletti all’imbocco delle scale è fondamentale, per evitare che il piccolo possa uscire fuori e farsi male. Durante gli attacchi di sonnambulismo, il bimbo non va svegliato, perché questo gli creerebbe un trauma, meglio prenderlo per mano e molto dolcemente ricondurlo a letto, magari facendogli fare qualche passo intorno alla stanza prima. In definitiva, anche questa è una caratteristica individuale, che non deve suscitare nessuna particolare ansia anche perché il bambino la supererà da solo una volta raggiunta la pubertà.

Parole di Paola Perria