Sondrio, bimbo di 5 anni solo in casa con 10 cani: escrementi ovunque, affidato ai servizi sociali

Una situazione di degrado che ha spinto gli ufficiali sanitari a dichiarare lo stato di inagibilità dell'abitazione per motivi igienici. Il bambino conviveva con gli animali, tutti di grossa taglia, le cui feci erano ovunque, anche nella sua cameretta.

Sondrio, bimbo di 5 anni solo in casa con 10 cani: escrementi ovunque, affidato ai servizi sociali

Foto: Pixabay

A Livigno, provincia di Sondrio, una vicenda di degrado e abbandono senza precedenti. Un bimbo di 5 anni lasciato sempre solo in casa con 10 cani, mentre i genitori andavano a lavorare. Gli animali, tutti grossa taglia, avevano sporcato l’intero appartamento: escrementi ovunque, persino nella cameretta del minore. Sulla vicenda sono intervenuti i servizi sociali.

Abbandonato a 5 anni in casa

Forse qualcuno sapeva cosa stava accadendo in quella casa, forse qualcuno ha deciso di non rivelare quell’orrore. Questo è uno dei tanti interrogativi finiti all’attenzione degli inquirenti: difficile credere che una simile vicenda possa essere passata inosservata a tutti, prima che le autorità ne venissero a conoscenza.

A giudicare dallo stato dell’immobile, le cui stanze, secondo Il Giorno, sarebbero apparse interamente ricoperte di sporcizia ed escrementi, si tratterebbe di una situazione che andava avanti da diverso tempo.

Un bambino di 5 anni viveva praticamente solo in casa, per tutto il giorno insieme a 10 cani di grossa taglia (pastori bernesi), mentre i genitori andavano a lavorare. Feci di animali ovunque, anche nella stanza del piccolo, che non risultava iscritto all’asilo e avrebbe trascorso tutto il giorno, e tutti i giorni, in quelle condizioni.

Minore affidato ai servizi sociali

I genitori rischiano la patria potestà. Si tratta di una coppia di italiani, 40enni, su cui ora si è aperta un’indagine. Il bambino è stato affidato ai servizi sociali, e sul caso indaga la Procura per i minorenni di Milano.

Il degrado dell’abitazione avrebbe spinto gli ufficiali sanitari a dichiararne lo stato di inagibilità per motivi igienici, atto cui è seguito un provvedimento di sgombero con ordinanza urgente del sindaco.

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Parole di Giovanna Tedde