Soia: proprietà e controindicazioni

La soia, un ottimo alleato per la salute, un legume ideale per la linea, ma che nasconde qualche controindicazione.

Soia: proprietà e controindicazioni

Originaria dell’estremo oriente, la soia sta diventando, complice la multiculturalità gastronomica imperante e la moda della cucina fusion, sempre più diffusa anche nel Vecchio Continente. È un legume che può vantare molte proprietà benefiche, sia per la linea, sia per la salute, ma che può nascondere anche qualche controindicazione. Cerchiamo di conoscere meglio la soia, dagli alimenti che la contengono ai suoi principali benefici e rischi.

Gli alimenti più famosi

Tra gli alimenti a base di soia più conosciuti ci sono il tofu, un formaggio ottenuto facendo coagulare il latte di soia con il sale marino e il succo di limone, il tempeh, un formaggio che si ottiene dalla fermentazione dei semi di soia cotti con un fungo, il latte, la farina e i germogli di soia. Molti diffusi anche tutti i sostituti della carne che hanno la soia come ingrediente principale, dagli hamburger alle salsicce, e la salsa di soia, utilizzata come condimento per il pesce o la carne, ma anche per la verdura.
 

Le proprietà benefiche

I primi dati che hanno indotto gli esperti a indagare meglio sull’azione benefica della soia riguardano la longevità e la ridotta incidenza di alcune malattie nelle popolazioni orientali, consumatrici numero uno di questo legume.
 
Nel corso di diversi studi internazionali è stato dimostrato che un consumo regolare di soia diminuisce i disturbi cardiovascolari. Il merito? Degli isoflavoni (fitoestrogeni) contenuti nella soia, ai quali va il merito di rendere più elastiche le arterie, ostacolando così la formazione di placche arteriosclerotiche.
 
La soia è un ottimo alleato anche contro il colesterolo. Infatti, una ricerca pubblicata sul “New England Journal of Medicine”, ha dimostrato che alcune persone con un tasso di colesterolo superiore ai 300 mg/dl, grazie al consumo della soia, hanno ottenuto un calo di colesterolo pari al 20 per cento.
 
Le consumatrici d’elezione del legume, inoltre, dovrebbero essere le donne. La soia può vantare un alto contenuto fitoestrogeni, sostanze naturali che svolgono un ruolo simile agli ormoni sessuali femminili. Per questo motivo è indicata soprattutto durante la menopausa, per la sua capacità di ridurre del 30- 45 per cento i disturbi vasomotori tipici di questo periodo.
 

Le controindicazioni

Salutare sì, ma se non si eccede. Infatti, anche la soia ha un “lato oscuro”, cioè se assunta in dosi troppo abbondanti rischia di rivelarsi dannosa invece che benefica. Contiene l’acido fitico, che è in grado di chelare microelementi, come il ferro, il calcio e il magnesio, impedendone l’assorbimento da parte dell’organismo.
 
Anche gli isoflavoni, in quantità eccessive, potrebbero interferire negativamente con alcune funzioni dell’organismo, come la funzionalità tiroidea, per esempio. Da evitare, inoltre, i fagioli di soia, che contengono molte fibre capaci di ostacolare l’assorbimento delle proteine.

Parole di Camilla Buffoli