Sintomi gravidanza nella prima settimana

In genere, l'assenza delle mestruazioni è il primo classico sintomo dell'instaurarsi di una gravidanza, ma non certo l'unico. Seno più sensibile, stanchezza, maggior sensibilità agli odori, sono solo alcuni dei segnali che possono già comparire nella prima settimana dal concepimento. Ma ogni donna è diversa, quindi scopriamo tutti i possibili sintomi della gravidanza che possono comparire fin da subito.

È possibile che sintomi precisi di una gravidanza già nella prima settimana possano consentire una “diagnosi” attendibile? In altre parole, quando, esattamente, una donna si accorge di essere rimasta incinta? I primi sintomi della gravidanza dopo quanti giorni dal concepimento cominciano a manifestarsi? Si tratta di domande tanto legittime quanto di difficile risposta. Ogni gravidanza è una storia a sé, ma soprattutto, ogni donna è a sé, e il suo fisico reagisce diversamente agli scombussolamenti di una gestazione fin dai suoi inizi. Per alcune donne, infatti, il sospetto di essere incinta arriva tardi, perché i sintomi della gravidanza nel primo mese, e anche oltre, non sono tali da renderle conscie della loro situazione. Cerchiamo allora di scoprire, almeno nella teoria, cosa aspettarsi nella prima settimana dal concepimento.

Sintomi più comuni nella prima settimana

Già durante i primi giorni di una nuova gestazione, nel corpo femminile accadono una serie di “rivoluzioni” che, seppur lievi, possono essere riconosciute come prime avvisaglie. Tuttavia, in coloro che presentano un ciclo irregolare, un ritardo delle mestruazioni non costituisce certo una rarità, ed è quindi necessario osservare con maggior attenzione il proprio corpo alla ricerca di ulteriori indizi.
Com’è noto, il concepimento avviene nel periodo fertile del mese, solitamente durante la fase dell’ovulazione. Quali sintomi possono associarsi a quest’inziale fase della gravidanza?

Amenorrea

L’amenorrea secondaria, ovvero le mestruazioni che non arrivano per un certo periodo, è il sintomo per eccellenza, quello che deve condurvi al fatidico test di gravidanza.
Come anticipato, per alcune donne è difficile attribuire ad una mestruazione che ritarda un inizio di gravidanza, questo è possibile solo se il ciclo è preciso come un orologio. In ogni modo, se questo ritardo avviene a seguito di un rapporto a rischio, è chiaro che ogni donna può giustificatamente sospettare di essere rimasta incinta.

Perdite vaginali

Tra i sintomi di gravidanza ci sono anche le perdite vaginali. In alcuni casi (6-7 %) si tratta di perdite ematiche che possono essere confuse con il ciclo mestruale. In realtà si tratta di un fenomeno chiamato “spotting”, determinato dall’annidamento dell’embrione nell’utero.
Più frequentemente, fin dalle prime fasi della gestazione, si possono verificare delle perdite bianche trasparenti e inodori dovute, semplicemente, all’azione degli estrogeni.

Seno gonfio

Tra i sintomi di gravidanza il seno gonfio e dolente è uno di quelli che si manifesta fin da subito, ed è dovuto all’ormone della prolattina. Il seno diventa turgido come prima delle mestruazioni e i capezzoli dolenti al tatto, vanno via via scurendosi. Anche in questo caso, associato all’assenza di ciclo può creare un valido sospetto.

Stanchezza

La stanchezza è un altro sintomo di gravidanza tipico e molto comune. È dovuta probabilmente allo sforzo che l’organismo compie nell’adeguarsi alla nuova situazione, nonché all’aumento delle concentrazioni di progesterone nel sangue.
Talvolta questo senso di astenia prosegue nei mesi successivi (a volte complice anche la carenza di ferro), ma in genere si attenua a partire dal secondo trimestre.

Minzione più frequente

La minzione più frequente, ovvero uno stimolo maggiore a fare la pipì, è uno dei sintomi più comuni, che a volte compare già prima dell’amenorrea. Questo disturbo, dipende essenzialmente dalla posizione che l’utero assume sopra la vescica.

Nausea e vomito

La nausea e il vomito sono due tra i sintomi di gravidanza più comuni e frequenti. Colpiscono almeno il 50% delle future mamme, in forma più o meno lieve. Spesso, anche la nausea o la sensibilità agli odori possono arrivare prima della mancata mestruazione.
Tra i sintomi di una gravidanza gemellare c’è proprio una nausea insistente, che non si attenua dopo i primi mesi come accade nelle gravidanze singole. Ma anche in questo caso non si tratta di una regola assoluta valida per tutte.

Gonfiore addominale

Gonfiore e/o pesantezza addominale sono sintomi di gravidanza attribuibili ai primi cambiamenti ormonali, ma anche ad un’iniziale stitichezza, che migliorerà dopo poco.
Difficile, invece, che tra i sintomi di una gravidanza ci sia la presenza della diarrea, ma se accade in genere le cause sono altre.

Cosa accade al corpo la prima settimana?

Cosa accade al corpo della donna dopo che lo spermatozoo “fortunato”, risalito il condotto vaginale su fino alle tube di Falloppio, ha fecondato l’ovulo femminile? Dopo il concepimento, l’ovocita migra fino all’utero, dove si annida, e le cellule cominciano a moltiplicarsi dando origine all’embrione, anche detto feto.
In questa prima settimana di gravidanza, in cui molte donne non si accorgono minimamente di essere incinte, non avvengono evidenti cambiamenti fisici. Ciò nonostante, all’interno dell’organismo tutto si muove: i livelli di estrogeni aumentano, così come quelli di progesterone che, insieme alla prolattina, sono i maggiori responsabili dei sintomi della gravidanza durante tutti e nove i mesi.

Come cresce il bambino?

Nella prima settimana di gravidanza non si parla ancora di bambino, ma il termine tecnico per identificare il feto è morula, perchè dopo la fecondazione, l’ovulo, diventato nel frattempo zigote e composto dai 46 cromosomi, si divide fino alla formazione di una piccolissima mora.
Al centro della morula si forma il cosiddetto disco embrionale, cioè il futuro embrione, a partire dalle sue cellule di grasso. Tutt’intorno alla morula si dispongono, poi, altre cellule per creare la placenta.
Proprio durante la prima settimana di gravidanza avviene l’impianto o l’annidamento dell’ovulo nell’utero. L’impianto può verificarsi in maniera del tutto asintomatica oppure determinare un leggero sanguinamento. Questa fase, così importante per la buona riuscita di una gravodanza, comincia, in genere, intorno al 5° giorno e termina alla fine della settimana.
A questo punto l’embrione è ancorato alla parete dell’utero e può iniziare a svilupparsi. Alla fine di questa primissima fase, l’embrione misura 0,1 millimetri, ma anche con l’uso degli appositi macchinari ginecologici è quasi impossibile vederlo.

Cosa fare?

Essere a conoscenza della propria gravidanza già alla prima settimana è una probabilità molto bassa, a meno che il concepimento non sia stato programmato. Tuttavia, è pur sempre conteggiata come parte del periodo gestazionale ed è quindi importante poter avere quante più informazioni possibili per la salute del bambino e della futura mamma.
Quindi, cosa fare durante la prima settimana di gravidanza? Gli esperti consigliano di:

  • sottoporsi ad un’immediata visita ginecologica
  • assumere acido folico secondo le dosi consigliate dal medico
  • seguire una dieta sana
  • bere tanta acqua
  • adottare delle precauzioni anti-toxoplasmosi
  • smettere di fumare
  • evitare di bere alcolici
  • non mangiare cibi crudi
  • ridurre l’assunzione di caffeina
  • evitare attività troppo intense
  • controllare i farmaci assunti