Sindrome dell'impostore: di che si tratta e da cosa dervia, cosa c'è da sapere

Sindrome dell’impostore: di che si tratta e da cosa dervia, cosa c’è da sapere

Sindrome dell'impostore: di cosa si tratta e come riconoscerla - pourfemme.it

La sindrome dell’impostore può avere un impatto molto negativo sulla vita delle persone. Ma di cosa si tratta?

La salute della mente è importante quanto quella del corpo. In una società che chiede agli individui di essere sempre più performanti, però, non è sempre facile prendersi cura di questo aspetto. Le insicurezze interiori, legate a traumi irrisolti e alla costante paura di sbagliare, possono incidere profondamente sul proprio benessere e sul modo in cui si affronta la quotidianità.

Esiste un disturbo in grado di spiegare alcuni dei pensieri più radicati nelle persone che vivono situazioni simili. Esso prende il nome di sindrome dell’impostore. Non si tratta di una scoperta recente perché le psicologhe Pauline Clance e Suzanne Imes avevano iniziato a parlarne già verso la fine degli anni ’70. Chi ne soffre è tristemente convinto di non meritare ciò che ha ottenuto. Ha la sensazione di essere un usurpatore e di aver raggiunto determinati traguardi solo grazie all’intervento di fattori esterni.

Sempre più insicuri e ipercritici: ecco quali sono le caratteristiche della sindrome dell’impostore

La sindrome dell’impostore spinge le persone a mettere in dubbio il proprio successo. I complimenti, i riconoscimenti formali e la stima ricevuta non riescono a far cambiare idea a chi ne è colpito. Al contrario, scatenano insicurezze ancora maggiori. Le cause derivano da un insieme di fattori diversi, ma il comune denominatore è la bassa autostima. Il non credere in se stessi può dare vita a fenomeni di rifiuto e di sofferenza interiore che si esprimono principalmente all’interno del contesto lavorativo e di quello scolastico.

Sindrome dell'impostore, come riconoscerla

Come combattere la sindrome dell’impostore – pourfemme.it

A un occhio superficiale, può sembrare qualcosa di banale, ma è in grado di influenzare profondamente la quotidianità, fino a stravolgerla totalmente. Si tende a essere ipercritici, perfezionisti e costantemente preoccupati. La sindrome dell’impostore emerge soprattutto quando si ha anche fare con una nuova esperienza dove entrano in gioco le competenze acquisite.

Un esperto nel settore può essere d’aiuto alle persone che ne sono colpite, però, nel frattempo, ci sono dei piccoli consigli che si possono mettere in pratica per iniziare ad affrontare il problema nel migliore dei modi. Per prima cosa, gli studiosi suggeriscono di sfogare il disagio attraverso la scrittura. Annotare i propri pensieri, infatti, può rendere più consapevoli.

Il confronto con gli altri non deve trasformarsi in una competizione, così come i complimenti devono smettere di scatenare netti rifiuti. Un’altra arma vincente risiede nel potenziamento del dialogo interiore positivo che permette di rendersi conto delle abilità in possesso e di come sfruttarle al meglio. Nel caso in cui ci si trovi ad affrontare la sindrome dell’impostore non bisogna farsi prendere dal panico perché si tratta di qualcosa di risolvibile che, con i giusti interventi, può essere sconfitta completamente.

Parole di Claudia Perseli