Di Valentina Giungati | 26 Agosto 2023

Che cos'è la sindrome dell'impostore, quali sono i sintomi (pourfemme.it)
La sindrome dell’impostore è ancora oggi poco conosciuta nonostante sia sempre più diffusa, soprattutto tra le donne.
Si tratta di una patologia vera e propria che riguarda la salute mentale, per questo non va sottovalutata e affrontata sempre con uno specialista che possa indirizzare verso il giusto percorso. Viene connotata da ansia, attacchi di panico, con un peggioramento progressivo che spinge la persona ad allontanarsi da tutto e da tutti nel tempo. Ecco cosa c’è da sapere, nel dettaglio, a riguardo.
Sindrome dell’impostore: cos’è e come si cura
La sindrome dell’impostore colpisce in media 7 persone su 10 almeno una volta nella vita, quindi non è una problematica remota ma molto diffusa, soprattutto ad elevata incidenza femminile. La persona che ne è affetta percepisce di essere in difetto, come se avesse costruito qualcosa di finto che prima o poi verrà scoperto o di aver ottenuto successi non meritati.

Come si manifesta la sindrome dell’impostore (pourfemme.it)
La prima volta in cui si è parlato di sindrome dell’impostore era il 1978 con le psicologhe Pauline Rose Clance e Suzanne Imes che volevano così descrivere le persone di successo che tendono a pensare che i loro traguardi siano solo frutto della fortuna e del caso e temono sempre che questo gli si riverserà contro e che saranno smascherate.
Oggi in realtà la nozione ha acquisito una validità più ampia quindi sia relativamente al lavoro ma anche alla famiglia, all’amore, ai rapporti sociali. È la situazione in cui una persona sente di essere un impostore nel proprio ruolo, come se la sua felicità fosse qualcosa di non meritato, di anomalo e quindi pronto a svanire. Il tutto però avviene in persone che si comportano onestamente e in maniera impeccabile e che quindi non hanno motivo di sentirsi così. Accade molto spesso a persone che sono al vertice, in ruoli di successo, alle star ma anche a chi ha un buon lavoro, una bella vita e teme che questo si sgretoli rapidamente perché immeritato o ingiusto.
Secondo gli studi il 70% della popolazione mondiale ha avvertito questo senso di estraneità almeno una volta nella vita, nel 30% dei casi si tratta di una sindrome ricorrente. Sono proprio coloro che sono più capaci e perfezionisti a cadere nella trappola, ad esempio ne hanno sofferto o ne soffrono Albert Einstein, Serena Williams, Jennifer Lopez, Michelle Obama, quindi persone di spicco. A influenzare la condizione pare vi siano sia la questione familiare che gli stereotipi sociali, per questo sono soprattutto le donne a soffrirne.
Questa sindrome può essere gestita correttamente se si riceve il supporto giusto nei tempi corretti, tuttavia è importante riconoscere i sintomi e quindi richiedere aiuto per avere l’assistenza adeguata e per comprendere come evitare che diventi persistente nel tempo.
Parole di Valentina Giungati